BIS

«Questa grana della Banca di Sconto è una faccenda seria, ma non così grave come certa gente sembra ritenere. Dalle informazioni che ho potrebbe andare a posto nel giro di qualche mese. Pare che tutto sia stato provocato da manovre della Banca Commerciale, e da voci originate in Germania. In ogni caso, io ho scritto, come tu sai, dando le mie dimissioni il 30 agosto scorso, e la questione non mi riguarda granché, ma la Compagnia ha un bel po’ di denaro nella Banca.»
Così scrive GM alla moglie Bea il 30 dicembre 1921. Una “grana” in cui era stato coinvolto in prima persona, neoquarantenne e neosenatore, da Francesco Saverio Nitti poco prima dell’entrata in guerra dell’Italia.
La nebulosa vicenda della Banca Italiana di Sconto (BIS) lasciò strascichi duraturi, tant’è che ancor oggi la si ricorda – come segnala Enzo Chiarullo – ogni volta che si parla di oscuri intrecci tra banche e politica. >>