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Australia e Sudafrica ospiteranno le antenne e i dish del più grande radiotelescopio mai costruito, lo Square Kilometre Array, progetto internazionale in cui è coinvolta anche l’Italia tramite l’INAF. Gli astronomi potranno monitorare il cielo migliaia di volte più velocemente che in precedenza, con una risoluzione e una qualità delle immagini che supera di 50 volte quelle finora ottenute grazie all’Hubble Space Telescope. I primi risultati scientifici sono previsti per il 2020.