Tunguska

Centodieci anni fa, il 30 giugno 1908, nel cielo sopra la Siberia ci fu un’esplosione spaventosa, che provocò la carbonizzazione di circa 2.000 km quadrati di foresta, con migliaia di animali abbattuti, cacciatori e abitanti di povere capanne feriti e ustionati (ma per fortuna – pare – nessun morto). I fenomeni luminosi furono percepiti entro un raggio di 6-700 km; quelli acustici fino a 1.000 km di distanza. L’ipotesi più accreditata parlò di un meteoroide (frammento di corpo celeste). Rimase comunque un alone di mistero intorno all’“evento di Tunguska”. Da alcuni anni un’équipe del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, coordinata dal professor Giuseppe Longo, si dedica alla decifrazione dell’evento, con risultati decisamente apprezzabili. >>