Visione artificiale

Elia Cantori, Deep Vision

«La visione artificiale vede attraverso i muri e nell’oscurità» annuncia un articolo di MIT Technology Review, sottolineando che un algoritmo utilizza le onde radio in luogo della luce visibile per rilevare ciò che le persone stanno facendo, in situazioni in cui l’imaging a luce visibile non è efficace. La visione artificiale, parente stretta dell’intelligenza artificiale, ha una vocazione applicativa più accentuata rispetto alla sorella maggiore. L’impetuosa evoluzione degli ultimi vent’anni era già annunciata dal saggio di Pietro Parodi e Vincent Torre per “Frontiere della Vita”, pubblicato ora in treccani.it. >>