È noto il cosmopolitismo di GM, che operò in tutti e cinque i continenti. Non sorprende quindi che, con una certa regolarità, giungano al Museo Marconi persone provenienti da terre molto lontane. Qualche mese fa l’australiano Steve Ahern, dopo aver visitato Villa Griffone (che lui erroneamente indica con la “i” finale: Griffoni), ha compilato un esauriente resoconto del suo “pellegrinaggio” nel luogo di nascita della Radio. >>
Ahern è un esperto di broadcasting e ha pubblicato un fortunato libro sulla radiofonia in epoca digitale.