«Penso che il destino degli uomini sarebbe ancora più crudele di quanto sia già, se la nostra mente non fosse incapace di mettere in rapporto tra loro tutte le cose che avvengono in questo mondo. La nostra vita si svolge nei confini di una pacifica isola d’ignoranza, circondata dagli oscuri mari dell’infinito, e non credo che ci convenga spingerci troppo lontano da essa. Finora le scienze, progredendo passo passo nel campo d’azione proprio a ciascuna, non ci hanno arrecato troppo danno: ma un giorno o l’altro, quando infine si riuniranno le varie parti del sapere, oggi ancora sparse qua e là, si presenterà ai nostri occhi una visione talmente terrificante della realtà e della terribile parte che noi abbiamo in essa, che se non impazziremo dinanzi a una simile rivelazione, tenteremo di fuggire quella vista mortale rifugiandoci nell’oscurità di un nuovo medioevo.»
Howard Phillips Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu, 1926 >>