A proposito dell’occhio che fu asportato a GM in seguito a un incidente d’auto, avvenuto in prossimità del passo del Bracco (La Spezia) il 25 settembre 1912, due fonti molto vicine a GM – la primogenita Degna e il primo collaboratore Luigi Solari – sembrano non concordare:
Luigi Solari, Marconi nell’intimità e nel lavoro, 1940 (edizione 2011, Odoya – Bologna, pagina 175)
«Ebbene, Solari, che dicono i dottori?», mi chiese Marconi appena entrai nella sua stanza.
«La sua vita è salva» gli risposi. «Ella rivedrà meglio di me perché il suo occhio destro è sanissimo». «E il sinistro?» egli chiese ansioso.
«E il sinistro le può dare molto dolore. Per far cessare il dolore non vi sarebbe che l’operazione, la quale potrebbe essere eseguita subito in pochi minuti».
«Ebbene, si operi subito. Io sono rassegnato. Dica ai dottori che sono pronto».
Degna Marconi Paresce, Marconi, mio padre, 1962 (edizione 1983, Frassinelli – Milano, pagina 200)
Trascorsero così alcune ore e l’occhio ferito continuò a peggiorare: il chirurgo si accorse di una lesione al nervo ottico che stava portando anche a una rapida diminuzione della vista nell’occhio sinistro. […]
Venne chiamato da Torino un famoso oculista, il dottor Baiardi, il quale ritenne necessario, per salvare l’occhio sinistro, di sacrificare il destro, ma desiderò prima consultare il famoso specialista dottor Fuchs, di Vienna, il quale, accorso il giorno successivo, si dichiarò d’accordo sulla diagnosi.