«Il 14 settembre 2015, alle 3,50:45 del mattino, un segnale inequivocabile compare prima a Livingston e, 7 millisecondi dopo, si presenta identico a Hanford. È la fine di una lunga caccia e l’inizio di una nuova era: si apre un capitolo nuovo nell’esplorazione dell’Universo.
Le onde gravitazionali sono sottili increspature dello spazio-tempo previste dalla relatività generale, ma sono talmente deboli da essere sfuggite per decenni a tutti i tentativi di rilevazione. Le prime evidenze indirette sono state raccolte osservando i segnali radio emessi da alcune pulsar, compatte stelle di neutroni. Quando un paio di questi corpi celesti sono abbastanza vicini da formare un sistema binario, entrambi ruotano intorno al centro di massa del sistema. In queste condizioni, la relatività generale prevede che una frazione della loro energia venga emessa sotto forma di onde gravitazionali e, di conseguenza, le loro orbite subiscono una contrazione progressiva. È l’osservazione che hanno fatto per primi Russell Hulse e Joseph Taylor, che per questa scoperta sono stati premiati con il Nobel nel 1993…»
Guido Tonelli, L’avventura delle onde gravitazionali, 2016 >>