«Il transumanesimo incapsula un errore diffuso e longevo tra i portabandiera della scienza: in un mondo che va verso l’ignoto, non ci è dato neanche di iniziare i lavori della nostra Torre di Babele; mettiamoci pure tutto l’impeto e la fretta che possiamo, ma non cambierà niente. Andare verso l’ignoto non è una malattia curabile; se il problema fosse l’andarci alla velocità più alta possibile, forse potremmo risolverlo, anche se probabilmente no. E che differenza farebbe rallentare la progressione verso l’ignoto? Zapffe disprezzava i progressi tecnologici e le scoperte a cui portavano, perché chi si interessa a un certo argomento si vede privato della distrazione di studiarlo da sé al ritmo che preferisce. Qualunque attività umana è un espediente per ammazzare il tempo, e a Zapffe sembrava un crimine che la gente se lo facesse ammazzare da esploratori, inventori e innovatori di ogni risma. Lui stesso dedicava il tempo libero a un efficacissimo ammazzatempo: l’alpinismo.»
Thomas Ligotti, La cospirazione contro la razza umana, 2010 >>