Biografie e altre testimonianze concordano nell’attribuire a GM una certa impenetrabilità. Era affabile e cortese, schietto e spesso diretto, ma non si capiva mai cosa pensasse veramente. Forse solo una persona superò quella sorta di barriera caratteriale: Beatrice O’Brien (1882-1976). Strano a dirsi, in verità, perché il loro matrimonio – nonostante i tre figli che ne nacquero – si arenò progressivamente per via di una manifesta “incompatibilità”. Eppure, anche dopo il divorzio e i rispettivi nuovi matrimoni, GM continuò imperterrito a corrispondere con Bea e a rivolgersi a lei ogni volta che qualcosa lo preoccupava seriamente.
Un affettuoso e intelligente ricordo della madre si trova nel libro della figlia primogenita, Degna Marconi Paresce. >>