A differenza di molti artisti e scienziati che ricevettero il premio Nobel dopo numerose candidature, il grande drammaturgo Luigi Pirandello si guadagnò il premio per la letteratura alla prima occasione, nel 1934.
In quell’anno, fra l’altro, solo una persona lo aveva nominato, un altro premio Nobel italiano, ovvero GM.
I due rappresentavano all’epoca i vertici di quella cultura italiana che aveva preso progressivamente forma dopo il 1860.
La loro scomparsa quasi simultanea, pochi anni più tardi (Pirandello a Roma nel 1936, GM a Roma nel 1937), sembra sancire – valutata a posteriori – il compimento di una parabola nazionale.