Chi è nato dopo la Seconda Guerra Mondiale è abituato a considerare la televisione come il mezzo di comunicazione di massa per eccellenza. L’avvento di Internet ha clamorosamente cambiato le carte in tavola e tuttavia la tv conserva – nella percezione dei più – una sorta di primato. Negli anni ’30, al contrario, quando si sperimentarono i primi sistemi di videotrasmissione, la tv fu concepita (e percepita) come estensione della radio. La radio era la regina, la tv la sua ancella. Ultimamente infine, quasi per bilanciamento, ha avuto discreta diffusione – soprattutto tra i giovani – la curiosa abitudine di guardare le trasmissioni radio. Analizza il fenomeno Fabio de Luca sulle pagine di “IL”, la rivista del Sole 24 ORE. >>