«Davanti a una sala dapprima immersa in una oscurità pressoché assoluta benché striata qua e là di lucori furtivi, compare all’improvviso lui, in un cerchio di luce bianca e come materializzatosi dal nulla nella sua redingote nera avvitata, lungo viso pallido e alta silhouette resa ancora più slanciata da un cilindro, circondato sul podio da oggetti stravaganti, da apparecchiature mai viste – bobine solenoidali, lampade a incandescenza, spirali varie e soprattutto numerosi tubi di vetro di ogni forma, riempiti di gas a bassa pressione.» >>