Nell’annosa controversia sopra il “vero” inventore della radio(telegrafia) si mettono principalmente in campo i nomi di Bose, Branly, Lodge, Marconi, Popov, Tesla.
A parte la questione non certo secondaria del peso specifico di quei primi esperimenti (vale a dire distanze e modalità di trasmissione), si attribuisce giustamente importanza alla diversa consapevolezza e dunque alle prospettive più o meno vaghe entro cui si muovevano i suddetti “pionieri”.
Pare che, in questo senso, il primo a immaginare compiutamente la telegrafia senza fili (senza per altro effettuare esperimenti a riguardo) sia stato l’eminente William Crookes, che in un articolo apparso su “The Fortnightly Review” del febbraio 1892 e intitolato Some Possibilities of Electricity prefigura chiaramente l’utilizzo delle onde elettromagnetiche per inviare messaggi a distanza.
All’epoca l’articolo passò inosservato. Nemmeno l’amico (e citato) Oliver Lodge gli dedicò particolare attenzione.