Nella neolingua che contraddistingue Finnegans Wake James Joyce scrive «as softly as the loftly marconimasts from Clifden sough open tireless secrets (mauveport! mauveport!) to Nova Scotia’s listing sisterwands. Tubetube!». È la conferma testuale-letteraria del fatto che il celebre scrittore irlandese non ignorò il quasi connazionale GM e anzi – il 5 agosto 1912 – si recò in bicicletta da Galway a Clifden con l’intento di conoscere GM o comunque di visitare la sua stazione. Anche se non gli riuscì né l’una né l’altra cosa, Joyce continuò a covare l’interesse per la novità del wireless e infine ne lasciò traccia nella sua opera più moderna e sperimentale. >>
(segnalazione di Barbara Valotti)