Archivi categoria: nomi, luoghi, oggetti, vestigia

Colle Sant’Anna

Sulla collina di Sant’Anna, a Caltanissetta, è collocata la struttura più alta d’Italia e una delle più alte in Europa, un’antenna di 286 metri che fu inaugurata dalla RAI nel 1951 e funzionò per oltre mezzo secolo, finché non si decise di spegnerla nel 2004. Oggi è riconosciuta come bene di interesse culturale, insieme al parco che la ospita e agli edifici circostanti. Anche se in diversa combinazione, il binomio antenna-collina (tanto caro a GM) trova qui una delle sue più spettacolari espressioni. >>

Joyce a Clifden

Nella neolingua che contraddistingue Finnegans Wake James Joyce scrive «as softly as the loftly marconimasts from Clifden sough open tireless secrets (mauveport! mauveport!) to Nova Scotia’s listing sisterwands. Tubetube!». È la conferma testuale-letteraria del fatto che il celebre scrittore irlandese non ignorò il quasi connazionale GM e anzi – il 5 agosto 1912 – si recò in bicicletta da Galway a Clifden con l’intento di conoscere GM o comunque di visitare la sua stazione. Anche se non gli riuscì né l’una né l’altra cosa, Joyce continuò a covare l’interesse per la novità del wireless e infine ne lasciò traccia nella sua opera più moderna e sperimentale. >>
(segnalazione di Barbara Valotti)

Monte Ceneri

In Ticino vanno fieri del fatto che Radio Monte Ceneri, nel cuore dell’Europa infestata dal nazifascismo, svolse dal 1932/33 l’importante funzione di unica “radio libera” in lingua italiana.
Proprio accanto al sito della storica antenna è aperto dal 2001 un Museo della Radio, il cui slogan – “da Marconi al digitale” – promette un istruttivo percorso sulla nascita e lo sviluppo della radiodiffusione. >>

Servizi Marconi

Per ditte che operano nel settore delle telecomunicazioni (in particolare wireless, radio, reti) è quasi un “dovere” prendere almeno in considerazione l’idea che nell’intestazione o nel logo compaia un riferimento a GM. Alcune ne hanno addirittura il “diritto”, come la Laboratori Guglielmo Marconi, nata da una costola della Fondazione Marconi e poi trasformatasi e notevolmente sviluppatasi in perfetta autonomia. Sempre in Emilia-Romagna è attiva la società consortile TLC Marconi, con ben quattro sedi. Ma il nome di GM, uno dei primi scienziati intercontinentali, può facilmente comparire anche oltreconfine: è il caso, per esempio, della Marconi, piattaforma che si occupa di proprietà intellettuale e brevetti collegati in vario modo alle tlc.

Sons of Italy

A testimonianza della popolarità internazionale raggiunta in vita da GM (popolarità in buona parte perdurante), la sconfinata onomastica a lui riferita si estende a settori e istituzioni che nulla hanno a che vedere con la radiotelegrafia. È intitolato a GM, per esempio, il premio più importante attribuito ogni due anni dall’Order Sons and Daughters of Italy in America. Recentemente sono state definite le candidature per il 2019. La premiazione avrà luogo in agosto durante la Convenzione nazionale che si tiene a San Antonio. >>

Piana del Fucino

Quando nel 1977 si decise di smembrare il relitto della nave Elettra e di spargerne le “ceneri” nel centro-nord Italia, quel che restava della poppa (completa di elica e timone) fu destinato alla piana del Fucino, in Abruzzo, dove ha sede Telespazio, «il più grande teleporto al mondo per usi civili». Il cimelio è stato collocato nell’alveo del lago prosciugato, a ricordare – se mai ce ne fosse bisogno – l’essenziale contributo del wireless alla conquista dello Spazio.

Ballybunion

In Irlanda, nella contea di Kerry, la Compagnia Marconi impiantò una stazione radio per trasmissioni sperimentali. Dalla stazione Marconi di Ballybunion, tra l’altro, partì il primo radiosegnale telefonico transoceanico della storia, il 19 marzo 1919, che fu ricevuto in Canada, a Louisburg, Cape Breton, Nova Scotia. Nei giorni scorsi si è celebrato il centenario dell’evento.
Una preziosa nota informativa sulla stazione fu redatta da John J O’Carroll, radioamatore a lungo operante a Ballybunion. >>

(Nuova) Nave Elettra

Dal 2005 la Marina Militare Italiana annovera tra le sue navi un’Unità Supporto Polivalente e Ricerche, con sede al porto di La Spezia, che è stata battezzata Elettra in ricordo del panfilo-laboratorio di GM.
Lunga 93 metri e larga poco più di 15, fornisce supporto logistico e operativo alle forze imbarcate ma svolge anche funzioni analoghe a quelle della sua antenata, compresa la ricerca scientifica tanto cara a GM (orientata oggi, in particolare, al settore in continua evoluzione dell’“intelligence”).

Non c’è pace per Coltano

Così commenta Giancarlo Dalle Donne, che segnala il sorgere di nuovi impedimenti per la ricostruzione della Stazione Marconi a Coltano (cfr. notizia in Telegranducato).
Pare che Coltano sia destinata ai tempi lunghi. Anche GM, quando appunto decise di costruirvi una stazione radiotelegrafica ultrapotente, dovette faticare non poco: attivata sperimentalmente già nel 1903, attese fino al 1911 per poter inaugurarla ufficialmente.

Twin Lights

Invitato negli Stati Uniti per dare dimostrazione della sua telegrafia senza fili, il giovane ed emergente GM monta un’antenna su un faro del New Jersey e allestisce una stazione che rimane attiva dal 1899 al 1907. Quel faro non è più in funzione ma il visitatore può trovarvi agevolmente tracce dell’antica attività marconiana. Un’intervista di Margo Nash all’“ultimo guardiano”, pubblicata sul New York Times alcuni anni fa, fornisce interessanti ragguagli. >>
(segnalazione di Hank Forrest)

Torre Chiaruccia

Il sito (Capo Linaro a Santa Marinella) ospitava una torre fin dal Cinquecento, torre che in epoca moderna GM utilizzò come base per i suoi esperimenti su onde a fascio e microonde. Distrutta la torre dai tedeschi nel 1944, l’Aeronautica Militare alcuni anni dopo impiantò in loco una stazione meteo – tuttora attiva – che prese il nome di Civitavecchia Torre Chiaruccia.
È di questi giorni la notizia di un progetto che intende valorizzare il sito attraverso la realizzazione di un centro scientifico. >>

Hoboken, New Jersey

Nel Church Square Park di Hoboken c’è una scultura dedicata a GM, accompagnata dalla seguente iscrizione:
THIS MEMORIAL DONATED BY JOHN MINERVINI UNDER THE AUSPICES OF MAYOR JOHN J. GROGAN HONORS THE GREAT ITALIAN GENIUS WHO DISCOVERED WIRELESS: GUGLIELMO MARCONI
THE STATUE, SCULPTURED BY ARTURO DAZZI SYMBOLIZES “WIRELESS CARRYING THE HEART OF THE WORLD”
ERECTED APRIL 2, 1955

Crockhaven

In parziale polemica con alcune affermazioni di Raboy, sulle colonne del “Southern Star” di quasi un anno fa si rievocava la presenza di GM nel West Cork irlandese (1901) e si manifestava l’orgoglio dell’odierna comunità per aver ospitato un esperimento di così grande importanza. Un sentimento che si è materializzato nell’opera scultorea di Susan O’Toole, dove tuttavia – stando all’immagine – si fatica a cogliere qualcosa di GM e della sua impresa. >>

Dall’Australia

È noto il cosmopolitismo di GM, che operò in tutti e cinque i continenti. Non sorprende quindi che, con una certa regolarità, giungano al Museo Marconi persone provenienti da terre molto lontane. Qualche mese fa l’australiano Steve Ahern, dopo aver visitato Villa Griffone (che lui erroneamente indica con la “i” finale: Griffoni), ha compilato un esauriente resoconto del suo “pellegrinaggio” nel luogo di nascita della Radio. >>
Ahern è un esperto di broadcasting e ha pubblicato un fortunato libro sulla radiofonia in epoca digitale.

L’uccellino della Radio

Molti ricordano una sequenza di pochi suoni simili a cinguettii utilizzata negli intervalli di trasmissione in radiodiffusione prima dall’EIAR e poi dalla RAI. La sequenza di suoni, inizialmente, era generata da un congegno meccanico azionato a molla.
Ne descrive nascita, caratteristiche e sviluppo Giuseppe Biolatti nel sito del Museo della Radio e della Televisione. >>

Tunguska

Centodieci anni fa, il 30 giugno 1908, nel cielo sopra la Siberia ci fu un’esplosione spaventosa, che provocò la carbonizzazione di circa 2.000 km quadrati di foresta, con migliaia di animali abbattuti, cacciatori e abitanti di povere capanne feriti e ustionati (ma per fortuna – pare – nessun morto). I fenomeni luminosi furono percepiti entro un raggio di 6-700 km; quelli acustici fino a 1.000 km di distanza. L’ipotesi più accreditata parlò di un meteoroide (frammento di corpo celeste). Rimase comunque un alone di mistero intorno all’“evento di Tunguska”. Da alcuni anni un’équipe del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, coordinata dal professor Giuseppe Longo, si dedica alla decifrazione dell’evento, con risultati decisamente apprezzabili. >>

Pontecchio-Sydney

Il 26 marzo 1930, dal panfilo Elettra ancorato al porto di Genova, GM accende mediante un radiosegnale l’impianto di illuminazione del Municipio di Sydney, Australia, dove si inaugura l’Esposizione Universale Radioelettrica. Cinquant’anni più tardi, nell’ottobre 1980, dal parco di Villa Griffone s’invia un analogo segnale all’Opera House di Sydney, uno dei grandi edifici simbolo della modernità. Il marconista è addirittura il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni e la cerimonia viene trasmessa in mondovisione. Ne riferisce Romy Grieco in un articolo dell’epoca per “il Resto del Carlino”. >>

Biblioteca Galassia Marconi

La Biblioteca scolastica interculturale “Galassia Marconi” appartiene all’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco – Melo da Bari e si trova nel plesso “Marconi” di via Skanderberg a Bari. Inaugurata nel luglio 2015 grazie al contributo di Regione e Comune, è concepita per accogliere lettori dalla scuola materna alla scuola media, con uno scaffale anche per docenti e genitori. È stata realizzata secondo gli standard europei e possiede la dotazione più ampia in tutta Bari di libri in lingua straniera per bambini: dal coreano al cinese, dal tedesco all’olandese. Il richiamo a GM (e a McLuhan) sottolinea l’intento di aprirsi a tutte le culture e a tutte le provenienze, nello spirito di uno dei primi moderni scienziati cosmopoliti.

Principessa Mafalda

Il 25 ottobre 1927, il Principessa Mafalda, il più grande transatlantico costruito per una compagnia italiana, fece naufragio nelle acque del Brasile, tra Bahia e Rio de Janeiro. Perirono oltre 300 persone. L’incidente è ricordato come il più grave naufragio italiano del XX secolo. Un resoconto d’epoca si trova nella Illustrazione Italiana, mentre un’analisi storica di questo e di altri naufragi italiani si trova nello studio a cura di Marco Cuzzi Naufragi.
GM (il grande uomo dei salvataggi in mare) aveva familiarità con il Principessa Mafalda, a bordo del quale aveva fatto alcune esperienze di ricezione a grandissima distanza. La notizia di quella tragedia certamente non lo rallegrò.

Cittadino di Civitavecchia

Il 20 maggio 1931 a GM fu conferita la cittadinanza onoraria di Civitavecchia, città che l’inventore aveva eletto come base per le sperimentazioni con il panfilo Elettra e inoltre luogo di nascita della sua ultimogenita, Maria Elettra, venuta alla luce a Villa Odescalchi il 20 luglio 1930.
Grazie all’impegno di Enrico Ciancarini e Roberto Gargiulli, si è recentemente ritrovato l’annuncio nel “Messaggero” del 21 maggio 1931, come riferisce lo stesso Ciancarini in Centumcellae News.
(segnalazione di Roberto Alaimo IS0JMA)