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Giovanni Giorgi

Nello stesso anno – 1895 – in cui GM trovava la conferma sperimentale delle sue intuizioni riguardanti la radiotelegrafia, l’ingegner Giovanni Giorgi (1871-1950) pubblicava The foundations of electric science, inaugurando i suoi studi di metrologia elettrica che produssero poi la proposta di aggiungere alle tre unità di misura fondamentali (metro, kilogrammo, secondo) una quarta unità di natura elettromagnetica (inizialmente l’ohm, in seguito l’ampère). Il sistema che prende il suo nome, pur accolto e ratificato con una trentina d’anni di ritardo, rimane un caposaldo del Système international d’unités, che oggi conta sette unità fondamentali e diverse altre derivate.
Sembra non casuale che, proprio mentre GM sviluppava il suo nuovo metodo di comunicazione a distanza, un altro italiano – partendo da una riflessione sulle forze elettromagnetiche – concepisse e infine promuovesse la ridefinizione del sistema metrico internazionale.

Due stranieri

Già nel marzo 1897 McClure’s Magazine si accorge che una nuova tecnologia (la telegrafia senza fili) potrebbe diventare la protagonista delle future comunicazioni. In un lungo articolo di H.J.W. Dam vengono presentati due “gentlemen” giunti recentemente a Londra per proporre le loro invenzioni. Uno è Jagadish Bose (1858-1937), grande scienziato del Bengala spesso trascurato dalla storiografia specialistica; l’altro è GM. Continua a leggere

David Edward Hughes

L’anglo-americano D.E Hughes (1831-1900), musicista-prodigio in giovane età e poi ingegnere, brevettò negli anni Cinquanta del XIX secolo un telegrafo con tastiera alfabetica e stampante, un telegrafo duplex e un telegrafo-stampante. Noti sono anche i suoi studi per il microfono a carbone. Pare quasi sicuro che nel 1879, diversi anni prima di Hertz, fece alcune esperienze di laboratorio che prefiguravano la rivelazione delle onde elettromagnetiche.

Charles Samuel Franklin

Entrato giovanissimo nella Marconi Co., il londinese C.S. Franklin (1879-1964) svolse l’intera sua carriera nella Compagnia e fu a lungo, insieme a R.N. Vyvyan, il principale collaboratore tecnico di GM. Contribuì ai primi radiocollegamenti transatlantici Europa-America, al progressivo passaggio dalle onde lunghe alle onde corte, all’avvio della sperimentazione televisiva nel Regno Unito.
Numerosi brevetti portano il suo nome, tra cui un oscillatore e l’antenna a fascio per la trasmissione a onde corte.

George FitzGerald

L’irlandese George Francis FitzGerald (1851-1901), ricordato in genere per la contrazione di FitzGerald-Lorentz (importante tassello nella teoria della relatività ristretta di Einstein), si occupò a lungo di elettromagnetismo, facendo parte tra l’altro del cosiddetto gruppo dei “maxwelliani”. Sua, in particolare, è l’ipotesi (1883) di un oscillatore per generare onde elettromagnetiche, apparato che prefigura quello di cui si servì Heinrich Hertz, pochi anni più tardi, quando rivelò le onde che presero il suo nome.

Beatrice O’Brien

Biografie e altre testimonianze concordano nell’attribuire a GM una certa impenetrabilità. Era affabile e cortese, schietto e spesso diretto, ma non si capiva mai cosa pensasse veramente. Forse solo una persona superò quella sorta di barriera caratteriale: Beatrice O’Brien (1882-1976). Strano a dirsi, in verità, perché il loro matrimonio – nonostante i tre figli che ne nacquero – Continua a leggere

(1332) Marconia

Così è denominato un asteroide della fascia principale. Lo scoprì Luigi Volta dall’Osservatorio di Pino Torinese il 9 gennaio 1934.
In un primo tempo gli si attribuì la sigla [1934 AA], alcuni anni più tardi fu intitolato a GM.
Va notato che l’astronomo Luigi Volta era discendente diretto di Alessandro Volta, uno dei grandi iniziatori della moderna epoca elettrica.

Inez Milholland

Prima del primo matrimonio, GM si fidanzò per un breve periodo con Inez Milholland (1886-1916), una giovane americana che conobbe nel 1903 e che più tardi divenne famosa per il suo multiforme attivismo. Nonostante la rottura del fidanzamento, tra i due perdurò un rapporto di reciproca stima e di profonda amicizia. Nel 1915, tra l’altro, Continua a leggere

Carlo Mario Perosino

Professore di fisica al Liceo Reale di Mondovì, il poco conosciuto Perosino è da annoverare tra i pionieri della televisione. È infatti lui che propone il primo disegno di un telettroscopio, nell’articolo Su d’un telefotografo ad un solo filo pubblicato in “Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino”, vol XIV, marzo 1879.
«La dismissione della resistenza elettrica del selenio, riscaldato a 210° Continua a leggere

Il disco di Nipkow

Il lasso di tempo che separa la “teoria” dalla “prassi”, nel caso della televisione, è insolitamente lungo: quarant’anni abbondanti. È infatti del 1884 la soluzione “meccanica” al problema dell’analisi e della sintesi delle immagini ideata dal tedesco Paul Gottlieb Nipkow (1860-1940) con il suo disco rotante munito di una serie di fori disposti a spirale.
Tuttavia solo negli anni Venti – dopo la nascita della radiofonia – si cominciò a progettare la “visione a distanza” Continua a leggere

Seeing by wireless

All’inizio, per designare quella che fu poi chiamata “televisione”, si utilizzava la perifrasi “seeing by wireless”. Richard G. Elen ricostruisce i passaggi fondamentali della nascita della tv nel Regno Unito. Un dossier in nove parti, in cui trova posto anche il confronto sull'”alta definizione” tra il sistema dello scozzese John Logie Baird (1888-1946) e quello della Marconi-EMI.

Zworykin e Sarnoff

Nati entrambi nelle terre dell’Impero Russo, Vladimir Zworykin (1888-1982) e David Sarnoff (1891-1971) furono i principali artefici della nascita della televisione americana, che inaugurò le trasmissioni nel 1939. Il primo, già negli anni Venti, aveva inventato l’iconoscopio e il cinescopio; il secondo, noto come il “Generale” della RCA, fu uno dei grandi pionieri del broadcasting. Loro stessi rievocano quell’impresa in un video del 1956 intitolato The Story of Television.

Primi telefoni veicolari

Una dispensa della Federal Communications Commission degli Stati Uniti d’America ricorda che la sperimentazione sulla telefonia mobile risale ai primi anni Venti, quando sia la Marconi Company che i Bell Laboratories fecero test con apparecchiature radiotelefoniche montate su automobile. Ed è addirittura dell’agosto 1919 un articolo di Radio Amateur News in cui Alfred H. Grebe illustra il suo progetto/prototipo di radiotelefono per auto.

Da immigrato a inventore

Più volte GM ebbe a che fare con Mihajlo Idvorski Pupin (1858-1935), fisico americano di origine serba che si distinse come sperimentatore (noti, in particolare, i suoi contributi per la telefonia a grande distanza), come insegnante e come dirigente scientifico-culturale. In suo onore l’edificio dei Laboratori di Fisica della Columbia University prese il nome di “Pupin Hall”. Con il volume autobiografico From immigrant to inventor Michael Pupin vinse anche un Premio Pulitzer nel 1924.

Marshall McLuhan

Indiscutibilmente uno dei più influenti pensatori della seconda metà del Novecento, il canadese Herbert Marshall McLuhan (1911-1980) è ritenuto il padre degli studi sui mezzi di comunicazione di massa. Teorico del “villaggio globale” e della non neutralità del “mezzo” rispetto al “messaggio”, coniò il termine “Galassia Gutenberg” e successivamente quello di “Costellazione Marconi”, Continua a leggere

Penzias e Wilson (e Burke)

«L’astronomo di origini tedesche Arno Penzias e l’americano Robert Wilson scoprirono per caso questa radiazione di fondo a microonde nel 1963, usando un telescopio dei Bell Labs in New Jersey. Penzias e Wilson, in effetti, non stavano cercando tracce residuali cosmologiche: erano interessati alle antenne radio come mezzo per studiare l’astronomia. Continua a leggere

Arun Netravali

Il vincitore del Marconi Prize 2017 è nato a Mumbai, si è formato prima in India poi negli Stati Uniti, è stato presidente dei Bell Labs, ha insegnato al MIT e in altre prestigiose università. ma soprattutto ha sviluppato alcune tecnologie-chiave nel campo della tv digitale e dell’alta definizione. Recentemente è stato intervistato da Hatti Hamlin > How to promote collaboration

Henry Joseph Round

Tra i collaboratori di GM uno dei più efficienti e prolifici (117 brevetti) fu certamente H.J. Round, che ebbe ruoli di vitale importanza negli esperimenti di trasmissione a grandissima distanza (Argentina 1909) e di telefonia senza fili in mare (1914).
Assunto dalla Marconi Company nel 1902, fu direttore del Gruppo di Ricerca dal 1921 al 1931 e consulente della compagnia fino alla morte.

Critical Flaw

Un saggio di Gabriele Balbi – Wireless’s “Critical Flaw”. The Marconi Company… – mette in luce il confronto tra le impostazioni d’uso One-to-One e One-to-Many all’interno della British Marconi Company e il modo nient’affatto scontato in cui si arrivò al broadcasting, grazie anche al contributo tecnico-ideativo di Arthur Richard Burrows (1882-1947), conosciuto dagli ascoltatori come “Uncle Arthur”, una delle primissime voci della BBC.