Ballybunion

In Irlanda, nella contea di Kerry, la Compagnia Marconi impiantò una stazione radio per trasmissioni sperimentali. Dalla stazione Marconi di Ballybunion, tra l’altro, partì il primo radiosegnale telefonico transoceanico della storia, il 19 marzo 1919, che fu ricevuto in Canada, a Louisburg, Cape Breton, Nova Scotia. Nei giorni scorsi si è celebrato il centenario dell’evento.
Una preziosa nota informativa sulla stazione fu redatta da John J O’Carroll, radioamatore a lungo operante a Ballybunion. >>

L’uso della scienza

«L’idea più comune per spiegare la situazione è che questi negazionisti siano disinformati e che una migliore comunicazione della scienza farebbe cambiare loro idea. In realtà, non è così.
Ignorando il numero irrisorio di talebani, che sono per principio contrari ad ogni affermazione scientifica e sono negazionisti o complottisti su basi psichiatriche, un paio di decenni di ricerca empirica ha mostrato che una parte significativa di “negazionisti parziali” è mossa Continua a leggere

Tim Berners-Lee

È arduo, per le invenzioni moderne, stabilire un unico autore, un luogo preciso e una data di nascita. Spesso, all’interno della comunità scientifica, si finisce per individuare un passaggio-chiave da rubricare come termine post quem, senza peraltro attribuirgli un carattere di esclusività. Nel caso di Internet, il luogo è il Cern di Ginevra, il periodo è marzo 1989 e la persona è Tim Berners-Lee. E infatti proprio in questi giorni si celebrano a Ginevra i primi 30 anni di Internet. Una bella intervista a Berners-Lee pubblicata da “Repubblica” aiuta a stilare il bilancio di tre decenni. >>

Economia digitale

Diretto da Raffaele Barberio, Key4biz.it è un quotidiano online italiano che dal 2002 si occupa di «digital economy e cultura del futuro». Gli ambiti di interesse coprono l’intero settore dell’ICT: Internet, Media, Telecoms, Energia, Cybersecurity, Smart City, Games, Robot…
L’economia nella rete sarà anche il tema del convegno che si terrà mercoledì 13 marzo presso l’Accademia Galileiana di Padova.

La rivoluzione dimenticata

«In primo luogo, lo studio della “rivoluzione scientifica”, cioè della nascita del metodo scientifico (che avviene essenzialmente, è questa una delle tesi qui sostenute, nel IV secolo a.C.), è indispensabile per la conoscenza della civiltà ellenistica.
In secondo luogo l’esame del ruolo svolto dalla scienza antica è essenziale per la comprensione di alcune questioni di capitale importanza per la storiografia, quali il ruolo di Roma, i motivi della decadenza della vita urbana e della tecnologia nel medioevo, l’originalità, le caratteristiche e i limiti della “Rinascita scientifica” moderna. Continua a leggere

Crompton

«While the first half of the century belonged to the “theoreticians”, the second half was a period of creativity in science and engineering. Important inventors from this era included Thomas Edison, Nikola Tesla, Guglielmo Marconi and Colonel Crompton». L’affermazione di Mark Frary, contenuta in un saggio sugli inizi dell’epoca elettrica, sorprende un po’, perché affianca a tre giganti della scienza moderna universalmente riconosciuti un inventore-imprenditore poco noto al di fuori del mondo britannico. E invece è pienamente motivata: il colonnello inglese R.E.B. Crompton (1845-1940) fu infatti – con la sua società, la Crompton & Co. – uno dei protagonisti nel processo di diffusione e standardizzazione mondiale della illuminazione elettrica.

Super Meteo

È pratica diffusa, da un paio di decadi, consultare quasi compulsivamente le previsioni meteo. Per ironia della sorte, il clima, nel frattempo, è divenuto sempre più imprevedibile. (>>)
Il Centro per le previsioni a medio termine di Reading (UK) è stato fino ad oggi il “fornitore ufficiale” di dati per tutta l’Europa. Dopo aver vinto una gara d’appalto, il Tecnopolo di Bologna è ora la nuova sede del Centro e ha in programma l’installazione di due nuovi supercomputer, grazie ai quali migliorare sensibilmente non solo le previsioni ma anche il complesso monitoraggio del clima.
Maggiori dettagli in un articolo della MIT Technology Review. >>

Radiomuseo a Tuglie

Nel tacco dello stivale d’Italia, a Tuglie (provincia di Lecce), è aperto al pubblico dal 2004 un piccolo museo dedicato alla radio: cento pezzi collezionati nel corso del tempo da Salvatore Giuseppe Micali, capoturno della stazione radio di bordo nella Marina Militare, pezzi confluiti, insieme ad altro materiale, nel nascente museo, voluto fortemente dalle Amministrazioni Locali.
Dal 2015 il Museo è gestito dall’associazione culturale “Amici della Biblioteca”. >>

Le tetradi perdute

Alcuni mesi fa è mancato Eric McLuhan (1942-2018), figlio del grande studioso dei mass media Marshall McLuhan. Anche Eric fu studioso e docente di comunicazione e pubblicò insieme al padre diversi testi.
L’idea che probabilmente più di tutte li accomunò è quella delle “tetradi”, che fotografa il processo e le invariabili regole cui deve sottoporsi qualsiasi innovazione. >>

Polo in movimento

Nell’anno 1600 William Gilbert pubblicò a Londra De magnete. Da allora studi e teorie hanno chiarito le caratteristiche del campo magnetico terrestre, tra cui la più importante (e ovvia per gli esperti) è che il polo nord geografico non combacia con il polo nord magnetico. Non si tratta di un dettaglio, se per esempio si fa abitualmente uso della bussola. Oltre a non coincidere con l’omonimo geografico, il polo nord magnetico è mobile, e negli ultimi tempi (come più volte nella storia) ha accelerato i suoi movimenti. Lo evidenzia un recente articolo del settimanale “Tuttoscienze”. >>

Giornata Mondiale della Radio

Anche il Comune di Sasso Marconi – com’è doveroso – ricorda nel suo bollettino Cose in Comune che il 13 febbraio si celebra il World Radio Day.
La speciale ricorrenza è proposta da alcuni anni dall’Unesco, il cui motto (Building peace in the minds of men and women) sembra lontanamente riecheggiare quello di GM (… le mie invenzioni sono per salvare l’umanità, non per distruggerla).

Museo della Radio e della Televisione

Ha sede a Torino, nel Centro di Produzione della Rai, e si definisce museo “aziendale” (perché collegato direttamente al grande patrimonio Rai), ma risulta a tutti gli effetti un museo storico-scientifico di notevole interesse generale, con i suoi 1200 pezzi e la copertura di un arco tecnologico che va dal telegrafo alla tv digitale, passando inevitabilmente per GM, che della Uri/Eiar/Rai fu fondatore e nume tutelare. È aperto periodicamente al pubblico dal 1993. >>

Veduta del Griffone

Appartiene alle Collezioni di Genus Bononiae un bel disegno di Rodolfo Fantuzzi (1781-1832) che ritrae Villa Griffone agli inizi del XIX secolo, quando ancora non si era messa mano all’ampliamento con la costruzione delle due ali laterali (1852) né era stato edificato il mausoleo che ospita la salma di GM (1941).
Dal 1855 la villa fu proprietà del padre di GM, Giuseppe. Alla morte di costui (1904) passò a GM. Alla morte di GM (1937), dopo trattative separate con gli eredi, passò allo Stato italiano. >>

La radio

Nel 2011 fu insignito del riconoscimento di “Marconista del XXI secolo”. Ma è soprattutto nel XX secolo che Lodovico Gualandi si è prodigato per rendere pienamente merito a GM e respingere gli attacchi provenienti dalla Russia. L’accanimento contro la versione che attribuiva a Popov l’invenzione della radio lo ha accompagnato in decenni di studi marconiani, che risultano doppiamente istruttivi (sul versante storico e su quello della radiotecnica). A coronare una vita dedicata a GM, una decina d’anni fa pubblicò un “Dossier Marconi” nonché un libro che raccoglie le personali meditazioni sull’argomento “radio”. >>

Scoperta e segreto

«Le scoperte nei fine settimana non sono meno valide e apprezzabili di quelle che si producano o si manifestino in uno qualsiasi degli altri giorni, i cosiddetti feriali. Nell’un caso come nell’altro, l’autore della scoperta informerà dell’accaduto gli assistenti, se questi stavano facendo gli straordinari, o la famiglia, se ce l’aveva lì vicino, in mancanza dello champagne si è brindato all’avvenimento con la bottiglia di spumante che aspettava in frigorifero il suo giorno, si sono rivolti e ricevuti i complimenti, si sono annotati i dati per il brevetto, e la vita, imperturbabile, ha proseguito, dopo aver dimostrato una volta ancora che l’ispirazione, il talento o il caso non scelgono, per manifestarsi, né giorni né luoghi. Continua a leggere

Maxwell

Nel 1873, un anno prima della nascita di GM, lo scozzese James Clerk Maxwell (1831-1879) pubblicò A treatise on electricity and magnetism, vera e propria summa dei suoi studi sull’argomento. Benché meno noto al grande pubblico rispetto a Newton o ad Einstein, per gli studiosi Maxwell è uno dei giganti della scienza moderna e il suo Trattato uno dei testi-cardine della Fisica – il che naturalmente include a pieno titolo le comunicazioni a distanza.
Graham Hall in un suo scritto del 2006 (segnalato da Barbara Valotti) ha ben sintetizzato l’importanza dello scienziato di Edimburgo. >>

F***ing Genius

“La rivoluzione della specie” è il sottotitolo del podcast curato da Massimo Temporelli, che presenta in maniera libera ma assai competente alcuni grandi personaggi della scienza. Biografie audio, ognuna di 30/40 minuti, raccontano il formarsi e l’affermarsi del “genio” di turno, rammentandoci origini e fondamenta di tecnologie che usiamo spesso con disinvoltura o addirittura con noncuranza.
La serie comprende finora Albert Einstein, Cyrus West Field, Steve Jobs, GM, I ragazzi di via Panisperna, Leonardo da Vinci. La si può ascoltare e/o scaricare dal sito storielibere.fm.

(Nuova) Nave Elettra

Dal 2005 la Marina Militare Italiana annovera tra le sue navi un’Unità Supporto Polivalente e Ricerche, con sede al porto di La Spezia, che è stata battezzata Elettra in ricordo del panfilo-laboratorio di GM.
Lunga 93 metri e larga poco più di 15, fornisce supporto logistico e operativo alle forze imbarcate ma svolge anche funzioni analoghe a quelle della sua antenata, compresa la ricerca scientifica tanto cara a GM (orientata oggi, in particolare, al settore in continua evoluzione dell’“intelligence”).

BIS

«Questa grana della Banca di Sconto è una faccenda seria, ma non così grave come certa gente sembra ritenere. Dalle informazioni che ho potrebbe andare a posto nel giro di qualche mese. Pare che tutto sia stato provocato da manovre della Banca Commerciale, e da voci originate in Germania. In ogni caso, io ho scritto, come tu sai, dando le mie dimissioni il 30 agosto scorso, e la questione non mi riguarda granché, ma la Compagnia ha un bel po’ di denaro nella Banca.»
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Non c’è pace per Coltano

Così commenta Giancarlo Dalle Donne, che segnala il sorgere di nuovi impedimenti per la ricostruzione della Stazione Marconi a Coltano (cfr. notizia in Telegranducato).
Pare che Coltano sia destinata ai tempi lunghi. Anche GM, quando appunto decise di costruirvi una stazione radiotelegrafica ultrapotente, dovette faticare non poco: attivata sperimentalmente già nel 1903, attese fino al 1911 per poter inaugurarla ufficialmente.