Pubblicato nel 2013 e ora ristampato.
Una panoramica del presente e del futuro prossimo della radiofonia italiana.
«Il pregio del libro – osserva Menduni nella presentazione – è che il Novecento è definitivamente alle spalle: giustamente sistemato e confinato in un bel saggio ad hoc, come in un mobile di legno pregiato con sportelli a vetro, mentre la Radio di oggi ribolle letteralmente tra podcast, social network e Web Radio.» >>
La radio nell’era digitale
Anche se ormai sono passati centoventi anni da quando GM lanciò il primo segnale, la radio mantiene intatta la sua vitalità, acquisendo sempre nuove modalità di interfacciarsi con il pubblico…
Alla Radio è dedicato il secondo de “I quaderni di Confindustria Radio Televisioni”. Interventi di Rodolfo De Laurentiis, Gianpiero Gamaleri, Giorgio De Rita, Gabriele Falciasecca, Laura Aria, Annamaria La Cesa, Stefan Möller, Giorgio Simonelli. >>
TAT-1
Il primo cavo transatlantico telefonico fu posato tra la Scozia e l’Isola di Terranova e inaugurato il 25 settembre 1956. Aveva la capacità iniziale di 36 canali telefonici, successivamente aumentata a 48. Rimase in funzione fino al 1978.
L’opera comportò uno sforzo di tre anni e un esborso di oltre 100 milioni di sterline. La prima conversazione telefonica intercontinentale (tra New York, Ottawa e Londra) fu ascoltata, grazie all’utilizzo di cuffie auricolari, da circa 150 persone.
In pausa
A chiunque è capitato (o può capitare) di trovare all’improvviso e inaspettatamente la soluzione di un problema (più o meno personale e circoscritto).
Si tratta di una temporanea condizione di leggerezza mentale che, secondo Andrew Smart, ha favorito l’elaborazione di alcune teorie e il prendere corpo di alcune scoperte. Continua a leggere
Mirafiori
Peter Kirstein
Il britannico Peter Kirstein, comunemente ritenuto il principale artefice della diffusione di Internet in Europa, ha vinto il Marconi Prize 2015, che annualmente viene assegnato dalla Marconi Society a una personalità scientifica legata al mondo ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione).
La chiamavamo radiotelevisione
Franco Monteleone, un passato da dirigente Rai, autore di un fondamentale libro sulla radio, ora docente di Storia e critica della radio e tv (Roma Tre), ha raccolto i suoi scritti dagli anni ’90 fino a oggi.
Trasmissioni radiofoniche indimenticabili, grandi produzioni televisive… Non mancano alcuni ritratti di pilastri della tv: Renzo Arbore, Mike Bongiorno, Cesare Zavattini, rivisitati come in una Pléiade audiovisuale… >>
In viaggio per Marte
La NASA ha recentemente pubblicato un dossier di 36 pagine. Argomento: un progetto in tre fasi per portare esseri umani su Marte entro il 2030. Pare dunque che la marcia per la “conquista” del Pianeta Rosso abbia ufficialmente avuto inizio. Più che mai saranno essenziali, in questo lungo e complicato appropinquarsi alla meta, progettazione e messa a punto di una strumentazione wireless ad hoc. Come d’altronde accade per ogni avventura nello Spazio.
Ragionevole fiducia
È facile e insieme difficile valutare le peculiarità di GM. Un’eccellente sintesi si deve all’illustre fisico Enrico Persico (Roma, 1900-1969) che in un saggio pubblicato nel 1938 scrisse:
«Per gli scienziati e per i tecnici, la vita di Marconi è soprattutto insegnamento di ferrea fede nel successo, eccezionale capacità organizzativa e realizzatrice, Continua a leggere
«Alla Longara»
Da più parti, ancor oggi, si ritiene che il “rifiuto” delle autorità italiane spinse GM a viaggiare fino a Londra per ivi proporre e brevettare la sua invenzione. GM smentì pubblicamente tale diceria, che tuttavia non è del tutto decaduta.
Il docente e giornalista Luigi Di Gianni, in un breve studio del marzo 2012, analizza e mette in discussione un aneddoto che appunto riguarda i rapporti iniziali tra GM e lo Stato italiano.
Corpo conduttore
La ricerca non si ferma mai, non ha tabù né una soglia definita.
A San Diego si sta lavorando all’utilizzo del corpo umano per la trasmissione di segnali magnetici. Non pare qualcosa di eclatante, al momento, ma spesso successi limitati e parziali costituiscono il preambolo di clamorose e inattese innovazioni.
Ne relaziona Rachel Metz in un articolo pubblicato su MIT Technology Review.
Revolutions in Communication
Pubblicato nel 2011, ristampato nel 2013, da alcuni anni adottato in numerose Università degli Stati Uniti, è articolato in quattro sezioni: Printing Revolution, Visual Revolution, Electronic Revolution, Digital Revolution.
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GM padre del wireless
“Credo che…”, il programma di Rai Radio 6 condotto da Elisabetta De Toma, ha realizzato tra febbraio e marzo 2013 uno speciale in tre parti dedicato a GM, preceduto da una puntata sull’invenzione del radar.
De Toma dialoga su GM con Paolo Tiberio, Gaspare Galati, Luigi Accardi, Francesco Cremona, Barbara Valotti, Giovanni Paoloni, Gabriele Falciasecca, Francesco Paresce. Continua a leggere
Piattaforma aerostatica
Massimo Zecca dà notizia di un suo brevetto d’invenzione:
PIATTAFORMA AEROSTATICA DI TIPO FRENATO, SOLLEVABILE AD ALTEZZE VARIABILI, PREVISTA PRINCIPALMENTE PER SOSTENERE SISTEMI D’ANTENNA PER TRASMISSIONI RADIO IN FONIA E DATI, ED EVENTUALMENTE PER SOSTENERE ANCHE APPARECCHI DI VISUALIZZAZIONE E DI RILEVAMENTO AEREO DI SUPERFICI TERRESTRI DI AMPIEZZE DIVERSE, E DI PERSONE, ANIMALI ED OGGETTI DI VARIO GENERE DISPOSTI SU TALI SUPERFICI
GM a Cape Cod
La posizione geografica di Cape Cod, che pare protendersi verso l’Europa, non poteva non attrarre l’attenzione del giovane GM, mentre progettava l’impresa “impossibile” di mandare un segnale wireless attraverso l’Atlantico. Era appena iniziato il secolo XX. Da allora la storia di GM s’incrocia più volte con quella di Cape Cod.
Oggi, in località Chatham, è attivo un centro marconiano che comprende anche un museo.
(segnalazione di Enzo Chiarullo)
Ritratto postumo
Il celebre pittore futurista Enrico Prampolini dedicò a GM un olio su tavola di notevoli dimensioni (oltre due metri per un metro e mezzo).
L’opera è datata 1939 e dunque fu presumibilmente concepita all’indomani della morte dell’inventore.
Thor Heyerdhal
Pochi mesi prima che ai Bells Labs si realizzasse il prototipo del transistor, la radio a valvole si fece particolarmente onore accompagnando (e rendendo possibile) l’avventura del Kon-tiki, come è ben sintetizzato nel brano qui riportato tratto dal libro di Lorenzo Bracco e Dario Voltolini Oltre le colonne d’Ercole (BookSprint 2014).
«Oltre a Thor Heyerdhal, capo spedizione, in questa impresa vi erano altri 5 membri dell’equipaggio, debitamente assortiti, Continua a leggere
Radiomuseo a Montevideo
In tutti i cinque continenti si trovano tracce dell’attività di GM e della sua Compagnia. Nel 1991 è stato inaugurato a Montevideo il Primer Museo Viviente de la Radio y las Comunicaciones “Gral. José Artigas”, fondato da Antonio Tormo e Ligia Ferreira.
Il prossimo 20 luglio a Punta del Este, uno dei principali centri turistici dell’Uruguay, è previsto un incontro-omaggio a GM, in cui saranno tra l’altro ricordati il suo operato e la sua presenza nell’America del Sud.
Il giuramento del tenente GM
Giusto un secolo fa, GM si mise a disposizione del Re a seguito della scoppio della guerra fra l’Italia e l’Austria. “Illustrazione Popolare. Giornale per le famiglie”, settimanale pubblicato a Milano dai fratelli Treves (gli stessi della rinomata “Illustrazione Italiana”), propone in quei giorni la cronaca dell’inquadramento di GM nei ranghi del regio esercito.
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Contrammiraglio GM
L’ex chiesa di Sant’Agostino, Ancona, comunica direttamente con l’ex monastero, poi divenuto Caserma Cialdini, che oggi è sede del Comando in Capo del Dipartimento della Marina Militare dell’Adriatico. Lì ha preso corpo una mostra permanente dedicata a GM.
La sala delle colonne ripercorre la storia della radio dal primo esperimento di GM fino ai cellulari dei giorni nostri. In essa sono esposti principalmente cimeli, provenienti soprattutto dalla collezione 900 di Filippo Pacelli, di ambito non militare.
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