Si è discusso delle prospettive di quella che abitualmente chiamiamo “Radio” (radiofonia + radiodiffusione) ai “Martedì di San Domenico” di Bologna, il 13 marzo scorso. Moderati da Gabriele Falciasecca, sono intervenuti Stefano Ciccotti, responsabile Tecnologia della RAI, Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei e docente di Comunicazioni di Massa, e Michele Ferrari, regista e produttore, accompagnato da alcuni giovanissimi esponenti di radioimmaginaria.
Il video della serata è disponibile grazie a Lepida TV. >>
Tra i ghiacci
Lorenzo Guadagnucci intervista per QN Giuseppe Biagi, omonimo nipote del marconista che novant’anni fa contribuì in maniera determinante al salvataggio dei dispersi del dirigibile Italia.
Nei ricordi del nipote è ben viva anche l’insistenza di GM, che raccomandò di imbarcare sul dirigibile la radio d’emergenza. >>
Veleggiata Marconiana
Gli esperimenti effettuati da GM nel golfo di La Spezia con l’ausilio della Regia Marina (anno 1897) sono ricordati come le prime prove in assoluto di comunicazione radiotelegrafica mare-terra. Lo scorso anno si tennero a La Spezia un convegno e una veleggiata commemorativa, che quest’anno viene replicata sabato 26 maggio, a partire dalle ore 13. L’evento è organizzato dalla Lega Navale Italiana – Sezioni di La Spezia e Lerici congiuntamente alla Sezione Velica della Marina Militare. >>
(segnalazione di Enzo Chiarullo)
Dialetto
Una canzone pop di Andrea Mingardi coinvolge GM in una dissertazione ludico-goliardica che ha per tema alcune colorite esclamazioni di compiacimento, sorpresa, esasperazione etc. L’episodio citato dal cantautore – GM sulla collina in compagnia dell’ultimogenita – è del tutto inventato, non invece la familiarità dell’inventore con il dialetto bolognese, “lingua” che apprese da ragazzo nelle lunghe permanenze a Villa Griffone. >>
La valvola antisismica
Nella terra di mezzo tra scienza e magia si muovono spesso personaggi ambigui e pericolosi, ma a volte anche persone miti e gentili. È il caso di Pier Luigi Ighina, nome che ogni tanto viene associato a GM, con il quale sostenne di aver collaborato. Non pare tuttavia che tra i due ci sia stato alcun rapporto, per lo meno a livello operativo. Di questo e di molto altro affermato da Ighina, comprese le sue teorie sull’atomo magnetico, la valvola antisismica etc., si è occupato qualche tempo fa Gianni Comoretto pubblicando su “Query” un saggio accurato ed equilibrato. >>
Pianeta Diamante
«Il più grande diamante finora scoperto si trova nella Via Lattea, nella costellazione della Coda del Serpente, dove orbita una stella pulsar chiamata PSRJ1719-1438. È un pianeta a tutti gli effetti, le cui dimensioni superano di cinque volte quelle della Terra. Al confronto, i nostri diamanti sono lillipuziani. Quello più grande finora trovato ha le dimensioni di una palla da calcio. Estratto dalla miniera di Cullinan in Sudafrica, Continua a leggere
Il caso Salvan
«Il libro Marconi e il caso Salvan. Verso l’epilogo di un falso storico è articolato in sette Sezioni, per dare al lettore alcune informazioni sintetiche sui luoghi e sui protagonisti della vicenda e per offrire elementi di conoscenza su come da prove storiche documentali ritrovate negli archivi italiani sia stato possibile ripristinare una verità storica. Il caso Salvan vede come attori principali il padre della radio Guglielmo Marconi e una piccola cittadina svizzera del cantone vallese: Salvan, nella quale secondo la sola testimonianza di Maurice Gay-Balmaz Continua a leggere
La Grande Guerra segreta
Viene presentato sabato 12 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino il volume di Cosmo Colavito e Filippo Cappellano La Grande Guerra segreta sul fronte italiano (1915-1918), edito dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa. Si tratta di un aggiornato studio sulla evoluzione del Servizio Informazioni dell’Esercito italiano durante il quadriennio bellico, con nuovi importanti contributi frutto di un’ampia ricerca archivistica. Un “dietro le quinte” che riguardò, direttamente o indirettamente, anche GM.
Ambient 4
Ultimo della serie “Ambient” ideata e realizzata dal celebre compositore britannico Brian Eno, l’album Ambient 4: On land si apre con un brano che porta il titolo Lizard Point, località ben nota a chi si occupa di GM. L’atmosfera sonora – seppur non esplicitamente concepita in relazione alle imprese marconiane – pare riprodurne gli echi, i riverberi, le lontananze… >>
Organic Creativity
In occasione del Festival della Scienza Medica sabato 5 maggio, alle ore 17.30, nell’Aula delle Conferenze Società Medica Chirurgica di Bologna (Palazzo dell’Archiginnasio), il professor Giovanni Corazza, che dirige il Marconi Institute for Creativity (MIC), terrà la conferenza “Organic Creativity”.
«Il termine “Organic Creativity” va riferito a quelle condizioni, attitudini, azioni che portano le potenzialità di ognuno di noi, a un tempo, verso la migliore produttività socio-economica e il più soddisfacente stato di benessere e felicità. Continua a leggere
Cacciatori di onde
Onde a una dimensione, a due dimensioni, a tre dimensioni, a quattro dimensioni… In trenta minuti Massimiliano Trevisan e Alessandro Gnucci esemplificano, con ingegnosità ed efficacia, la differenziazione tra le principali forme d’onda. Li si può ammirare in un video realizzato per la rubrica Memex Doc di Rai Scuola, ma può capitare di assistere di persona alle loro dimostrazioni, come è accaduto di recente al National Geographic Festival delle Scienze (Roma, 16-22 aprile).
Biblioteca Galassia Marconi
La Biblioteca scolastica interculturale “Galassia Marconi” appartiene all’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco – Melo da Bari e si trova nel plesso “Marconi” di via Skanderberg a Bari. Inaugurata nel luglio 2015 grazie al contributo di Regione e Comune, è concepita per accogliere lettori dalla scuola materna alla scuola media, con uno scaffale anche per docenti e genitori. È stata realizzata secondo gli standard europei e possiede la dotazione più ampia in tutta Bari di libri in lingua straniera per bambini: dal coreano al cinese, dal tedesco all’olandese. Il richiamo a GM (e a McLuhan) sottolinea l’intento di aprirsi a tutte le culture e a tutte le provenienze, nello spirito di uno dei primi moderni scienziati cosmopoliti.
Radar in nuce
Entro il 1938 il Regno Unito attrezza con impianti radar le sue più importanti navi da guerra e costruisce a terra una catena di stazioni radar per l’avvistamento di aerei, a protezione dell’estuario del Tamigi. Più o meno nello stesso periodo l’ingegnere Ugo Tiberio (1904-1980) pone le basi per il radar italiano, che però vede la luce solo a guerra inoltrata.
Tiberio aveva ricevuto l’incarico dal colonnello Luigi Sacco, contattato da GM nel 1933 allo scopo di realizzare il radar. Continua a leggere
Heisenberg in Danimarca
«Non credo che il teatro sia un mezzo adatto a trasmettere la scienza, credo invece che esso possa e debba concentrarsi sugli scienziati, sulle loro vicende, sull’entusiasmo della scoperta, sulle delusioni e sulle speranze. Insomma il teatro secondo me deve portare in primo piano ciò che vi è di profondamente umano nell’impresa scientifica, allora può avere esiti molto interessanti e può conquistare il pubblico il quale sente gli scienziati vicini a sé». Così si esprime Giuseppe O. Longo, che vanta una lunga famigliarità sia con la scienza che con il teatro e la letteratura.
Lo spettacolo europeo che, negli ultimi decenni, meglio ha soddisfatto i requisiti indicati da Longo è stato certamente Copenhagen di Michael Frayn, che debuttò a Londra nel 1998. La versione italiana, allestita dalla Compagnia Orsini diciotto anni fa e riproposta nella presente stagione, si avvale dell’interpretazione di Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice.
Uniformità
«Questo rappresenta un rebus, perché in base al modello originale del Big Bang l’età dell’Universo al momento in cui la radiazione cosmica si è disgiunta dalla materia carica era troppo bassa perché la luce avesse il tempo di coprire anche solo l’1% della distanza in cielo. In altre parole, se si andasse indietro nel tempo e ci si chiedesse se la radiazione che finisce in queste parti distinte di cielo abbia mai potuto inviare o ricevere un segnale tra di esse, la risposta sarebbe negativa. Continua a leggere
Giovanni Giorgi
Nello stesso anno – 1895 – in cui GM trovava la conferma sperimentale delle sue intuizioni riguardanti la radiotelegrafia, l’ingegner Giovanni Giorgi (1871-1950) pubblicava The foundations of electric science, inaugurando i suoi studi di metrologia elettrica che produssero poi la proposta di aggiungere alle tre unità di misura fondamentali (metro, kilogrammo, secondo) una quarta unità di natura elettromagnetica (inizialmente l’ohm, in seguito l’ampère). Il sistema che prende il suo nome, pur accolto e ratificato con una trentina d’anni di ritardo, rimane un caposaldo del Système international d’unités, che oggi conta sette unità fondamentali e diverse altre derivate.
Sembra non casuale che, proprio mentre GM sviluppava il suo nuovo metodo di comunicazione a distanza, un altro italiano – partendo da una riflessione sulle forze elettromagnetiche – concepisse e infine promuovesse la ridefinizione del sistema metrico internazionale.
XRAN
È un adaptative baseband software e rappresenta un sensibile passo avanti nell’utilizzo wireless di dispositivi mobili in ambienti urbani ad alta densità. Il trademark è dell’americana JMA Wireless, ma viene lavorato e realizzato in Italia dalla Teko Telecom di Castel San Pietro Terme (Bologna), il cui general manager, Remo Ricci, tiene a sottolineare l’ideale continuità dell’eccellenza ingegneristica bolognese, che trova origine – per il settore specifico – nella persona e nell’opera di GM. >>
Oltre la reciprocità
Con il suo gruppo di ricerca del Columbia’s CoSMIC Lab, Negar Reiskarimian, Marconi Society Young Scholar nel 2017, sta progettando nuovi modelli di circuiti integrati per dispositivi non-reciproci in grado di raddoppiare la capacità di comunicazione nelle reti wireless alla pari dei dispositivi “full-duplex” e di offrire nel contempo una serie di ulteriori vantaggi per diversi sistemi ottici ed elettrici, nonché per i sistemi radar delle auto a guida non umana.
Così nella scheda personale viene presentato il suo campo di ricerca: «The fundamental physical principles and the engineering applications of breaking Lorentz Reciprocity, which allows signals to be routed in new ways, enabling new wireless communication applications.»
Radio accese
«Comprammo una casa in Imo Street, non lontano dal complesso in cui vivevamo. Al momento dell’acquisto era senza recinzione, ma prima di traslocare la facemmo costruire. Un muro più alto del tetto, con i rotoli di filo spinato in cima. Le rapine a mano armata erano diventate abituali in tutto il paese, e ovunque in città spuntavano muri di cinta, a volte più alti di quelli che circondavano le prigioni. Ormai quasi tutti i quartieri Continua a leggere
Come Bill Gates
«Certo, non è facile il parallelo tra la maestosa Villa Griffone, alle porte di Bologna, e il garage di Albuquerque dove la leggenda vuole sia nata la Microsoft di Bill Gates. Ma se mettete da parte le dimensioni del villone della famiglia Marconi, dove il giovane Marconi fece partire il primo impulso radio dalla sua trappola di rame e manovelle, l’accostamento vi rivelerà gli sbalorditivi déja vu della Storia. Il padre del telegrafo senza fili non era ingegnere (anche se aveva solide basi teoriche) quando riuscì a cambiare la storia del XX secolo, Continua a leggere