Martedì 3 settembre, all’Auditorium DAMSLab di Bologna, Roberto Maiolino, che dirige il Kavli Institute for Cosmology, Università di Cambridge, terrà una conferenza sul tema “Formazione ed evoluzione delle galassie e dei buchi neri nell’Universo”. La conferenza è organizzata dal Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna, e dall’INAF – Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio. Maiolino esporrà sinteticamente alcuni esiti delle sue ricerche, con particolare attenzione al ruolo giocato dal buchi neri supermassivi nella vita delle galassie che li ospitano.
Medaglia Dirac
Ha sede a Trieste il Centro internazionale di fisica teorica (ICTP). Fondato nel 1964 da Abdus Salam (Nobel per la fisica nel 1979), è diventato nel tempo uno dei più importanti centri di ricerca al mondo. Dal 1985 nel mese di agosto il Centro assegna una medaglia intitolata a Paul Dirac a scienziati che si sono distinti nel campo della fisica teorica. Quest’anno hanno ricevuto la medaglia tre illustri studiosi della radiazione cosmica di fondo (CMB) e dei fenomeni a essa correlati. >>
L’alba del nuovo tutto
Tra poco più di un mese sarà in libreria la traduzione italiana del ponderoso saggio “L’alba del nuovo tutto. Il futuro della realtà virtuale”. L’autore è Jaron Lanier, eccentrico e polivalente informatico che della realtà virtuale è uno degli “iniziatori” (ma anche un forte oppositore del cosiddetto ottimismo digitale). Ora spiazza nuovamente chi lo segue proponendo una elaborata riflessione sulle enormi possibilità (che stentiamo a immaginare) offerte dagli ultimi sviluppi tecnologici. >>
Giancarlo Vallauri
«Fondatore dell’Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris, docente al Politecnico di Torino, vicepresidente dell’Accademia d’Italia e presidente dell’EIAR, era il maggior esperto italiano di telecomunicazioni dopo Marconi». Così Giovanni Paoloni descrive Giancarlo Vallauri (1882-1957), che fu considerato in Italia una sorta di “successore” di GM. Ingegnere e studioso eccellente (vedi l’equazione che porta il suo nome), Vallauri ebbe in comune con GM anche una forte vocazione imprenditoriale e dirigenziale. >>
Prima radiotrasmissione transatlantica
«Quanti dubitarono che nell’isola di Terranova Marconi avesse potuto raccogliere un segnale trasmesso da Poldhu in Cornovaglia, a 3400 chilometri, su un’onda della lunghezza di 1800 metri, non avevano tutti i torti. A suo dire i tre punti della lettera “S” ricevuti ripetutamente per un paio di giorni erano chiarissimi, ma molto deboli; infatti furono uditi in cuffia, utilizzando il sensibilissimo coherer a goccia di mercurio costruito alla Spezia nei laboratori della Regia Marina.
Quanto all’antenna, essa era rappresentata da un conduttore di 120 metri di lunghezza appeso ad un cervo volante. Continua a leggere
MUMEC
Dal 2005 Arezzo ha un Museo dei Mezzi di Comunicazione. Grazie infatti alla disponibilità e generosità di Fausto Casi, che ha messo a disposizione le sue collezioni e le sue conoscenze, e con il fondamentale contributo di Comune e Regione, si è potuta allestire un’esposizione permanente che oggi ha sede in pieno centro storico (circa 1000 pezzi su una superficie di 500 mq, e un auditorium da 100 posti). Le sezioni del museo sono: il precinema; il cinema; la riproduzione dei suoni; le prime telecomunicazioni; la scrittura; il calcolo; le telecomunicazioni moderne. Una istruttiva e rara compresenza di mezzi e modi diversi di comunicare. >>
A domicilio
La vendita per corrispondenza ha più di un secolo e ha conosciuto stagioni piuttosto fortunate (vedi, in Italia, i cataloghi Postalmarket e Vestro) finché l’avvento della coppia Internet/telefono mobile non ha scombussolato il settore al punto che oggi i corrieri di due colossi con la A percorrono in lungo e in largo buona parte del Globo. Ma qual è la specificità del commercio elettronico (e-commerce)? Per chiarirsi un po’ le idee si possono consultare e confrontare le definizioni dell’Enciclopedia Treccani, di Sapere.it e dell’Encyclopaedia Britannica.
Dove sono tutti quanti?
Il “paradosso di Fermi”, formulato nel 1950, tormenta ancora il cuore e la mente di chiunque si senta attratto dall’ipotesi ET. I notevoli progressi scientifici degli ultimi 70 anni, infatti, non sono stati sufficienti a definire un solido controargomento. Il fisico teorico Stephen Webb ha selezionato e raccolto le risposte al quesito di Fermi. Sembrano quasi i preliminari di una possibile svolta, che già s’intravede in alcune recenti imprese (cfr. SETI e FAST). Ma si avverte anche, viceversa, un aroma di antico, quando scienza e filosofia erano un’unica disciplina. >>
Edison
Personaggio spesso criticato e fortemente contrastato, l’americano Thomas Alva Edison (1847-1931) è considerato a ragione uno dei padri della modernità. A lui si devono alcuni universali capisaldi tecnologici (lampada a incandescenza, registrazione del suono – ma anche immagini in movimento e molto altro). Depositò all’incirca 1500 brevetti. Aveva in comune con il più giovane GM (che stimava) la formazione non ortodossa e un indomabile spirito di impresa, che a volte lo portò a esagerare e soccombere. Un film di Alfonso Gomez-Rejon ricostruisce con discreta accuratezza e senza troppi infarcimenti le fasi salienti della cosiddetta “guerra delle correnti”, che vide Edison contrapposto a George Westinghouse e Nikola Tesla. >>
La radio in tv
Chi è nato dopo la Seconda Guerra Mondiale è abituato a considerare la televisione come il mezzo di comunicazione di massa per eccellenza. L’avvento di Internet ha clamorosamente cambiato le carte in tavola e tuttavia la tv conserva – nella percezione dei più – una sorta di primato. Negli anni ’30, al contrario, quando si sperimentarono i primi sistemi di videotrasmissione, la tv fu concepita (e percepita) come estensione della radio. La radio era la regina, la tv la sua ancella. Ultimamente infine, quasi per bilanciamento, ha avuto discreta diffusione – soprattutto tra i giovani – la curiosa abitudine di guardare le trasmissioni radio. Analizza il fenomeno Fabio de Luca sulle pagine di “IL”, la rivista del Sole 24 ORE. >>
Sublimazione
«Allontanai il cellulare dall’orecchio e lo posai sulla scrivania. In quello stesso momento, trilioni di parole si libravano tra i ripetitori dei telefonini o nel ronzio discreto delle comunicazioni satellitari. L’umanità era al cospetto di una forma nuova e letterale di sublimazione, la catarsi delle sue angosce tramite un oggetto di plastica e silicio in grado di tradurre il dolore in segnali elettromagnetici per trascenderlo nella paranoia latente di una religione senza più simulacri antropomorfi. Plastica, metalli rari, circuiti: da quell’ammasso di elementi chimici si diffondeva la voce di Bob. Per le mie orecchie, era un miracolo equivalente alla voce di Yahveh che s’innalza da un rovo in fiamme sul pendio di un monte mediorientale.»
Fabio Bacà, Benevolenza cosmica, 2019 >>
Frequency
I nostri sensi non percepiscono le onde elettromagnetiche. Tale peculiarità ha stimolato la fantasia di molti artisti e inventori di storie, con un’inevitabile tendenza a immaginare scenari o situazioni di carattere fantascientifico. È il caso di un film del 2000, Frequency, diretto da Gregory Hoblit, in cui si narra di un figlio che – grazie al ritrovamento di una vecchia ricetrasmittente e all’inopinato ripetersi di una straordinaria tempesta solare – si mette in contatto con il padre morto trent’anni prima. Lo sviluppo della trama ripropone con abilità uno dei temi cari alla SF: il cortocircuito che si genera quando si tenta di intervenire sul passato. >>
Canadian Marconi Company
Il legame tra GM e il Canada è un legame profondo e duraturo, soprattutto a partire dalla prima radiotrasmissione transatlantica. La compagnia canadese, nata pochi mesi dopo, fu una delle più attive tra le numerose “Marconi” extraeuropee che proliferarono nel corso dei decenni. Gli attuali operatori nel campo del wireless, in Canada, sono consapevoli e fieri di tale discendenza più o meno diretta, tant’è che alla Ultra Electronics TCS di Montréal hanno prodotto un documento di 36 pagine che sintetizza la lunga vicenda canadese di GM e della sua Compagnia. >>
Girls 4 STEM
STEM sono le discipline scientifiche, ingegneristiche, tecnologiche e matematiche. È assodato che esiste un divario di genere e che risulta particolarmente evidente proprio in tali discipline. L’Unione Europea si sta muovendo da qualche tempo per favorire la progressiva riduzione del divario attraverso alcune iniziative (vedi per esempio la missione in Antartide) e propone ora un progetto pilota con l’obiettivo dichiarato di avvicinare le ragazze (13-18 anni) alle discipline che tradizionalmente sono ritenute più ostiche ovvero meno “femminili”. Il bando scade il prossimo 27 agosto. >>
Quel giorno sulla Luna
«Una radio accesa con la voce della Fallaci dentro, più vera che in un collegamento via satellite» così definisce un commentatore il racconto/resoconto di uno dei grandi eventi del XX secolo. Mezzo secolo più tardi il testo non ha perso minimamente d’interesse, non solo per l’abilità, l’acume e la professionalità dell’autrice, ma anche per l’ovvio motivo (spesso dimenticato) che il dilemma alla base di ogni grande impresa scientifica è sempre (stato) lo stesso. Lo sintetizza mirabilmente Oriana Fallaci: «Come un bambino curioso la scienza va avanti, scopre cose che non sapevamo, provoca cose che non immaginavamo: ma come un bambino incosciente non si chiede mai se ciò che fa è bene o è male. Dove ci porterà questo andare?». >>
Scienza leggera
Gian Pietro “Jumpi” Miscione, un chimico che vive tra Bologna e Bogotà, è artefice di svariate iniziative tra cui la creazione de “L’undici”, rivista on line totalmente indipendente orientata ad alcune grandi tematiche di “informazione pura”. È del 2012 un suo lungo saggio su GM – in relazione al Titanic ma non solo – che contiene spunti curiosi (il paragone tra GM e Cristoforo Colombo) e si avvale dell’interessante qualifica di “scienza leggera”, che a quanto pare è un piccolo copyright della rivista stessa. >>
Halt and Catch Fire
Una serie televisiva americana, prodotta dalla AMC e andata in onda per quattro stagioni (2014-2017), è ambientata nel periodo caldo della cibernetica applicata, tra l’inizio degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. È la fase in cui il calcolatore diventa personale, i videogiochi impazzano e ci si familiarizza a poco a poco con l’idea di una reale interattività, ovvero di una comunicazione a distanza bidirezionale, continuativa, senza interruzioni, e soprattutto – potenzialmente – senza limiti (territoriali, quantitativi etc.). A partire dal marzo di quest’anno, la Rai sta trasmettendo in sequenza le quattro stagioni. >>
Memoria d’Autore
La Conferenza di pace di Parigi durò un intero anno (gennaio 1919 – gennaio 1920) e produsse una serie di accordi internazionali tra cui il Trattato di Versailles, che porta la data del 28 giugno 1919. Nel giorno esatto del centenario s’inaugura, al Castello Sonnino di Montespertoli (FI), una mostra collegata al ciclo “Memoria d’Autore. I Grandi Personaggi e la Grande Guerra nelle Case della Memoria” (>>). La mostra resterà aperta fino al 30 settembre.
Com’è noto, anche GM ebbe un ruolo di rilievo nelle elaborate e contrastatissime trattative successive all’armistizio. >>
Apparato
«Gli animali hanno un apparato trasmittente assai più efficace di quello dell’uomo, e lo stesso si può dire dell’apparato ricevente, che non solo è in grado di distinguere selettivamente un gran numero di segnali, ma, per attenersi allo stesso paragone, anche di captare un’energia trasmittente assai inferiore alla nostra. Gli animali sono capaci di cogliere e di interpretare correttamente un numero incredibile di segnali minimi che per l’uomo sono del tutto impercettibili: se un membro di uno stormo di taccole che cerca cibo a terra se ne vola via solo per andare a lisciarsi le penne sul prossimo melo, nessuno degli altri lo degnerà neppure di un’occhiata; Continua a leggere
IRACON
Fin dal 1971 COST (European Cooperation in Science and Technology) opera per la creazione di nuove reti di ricerca scientifica, con il sostegno dell’Unione Europea e di altre importanti realtà continentali. L’attività di COST prende corpo in particolare attraverso le cosiddette “Actions”, sorta di progetti quadriennali dal profilo assai articolato, con molteplici “attori”, luoghi e tempi di contatto. L’Action in corso si chiama IRACON (Inclusive Radio Communications): è iniziata il 22 marzo 2016 e terminerà il 21 marzo 2020. La ricerca, come traspare dal titolo, si prefigge di esplorare l’inclusività, valore aggiunto se non addirittura obiettivo primario nel continuo strutturale ridefinirsi degli accessi radio. >>