Il sito (Capo Linaro a Santa Marinella) ospitava una torre fin dal Cinquecento, torre che in epoca moderna GM utilizzò come base per i suoi esperimenti su onde a fascio e microonde. Distrutta la torre dai tedeschi nel 1944, l’Aeronautica Militare alcuni anni dopo impiantò in loco una stazione meteo – tuttora attiva – che prese il nome di Civitavecchia Torre Chiaruccia.
È di questi giorni la notizia di un progetto che intende valorizzare il sito attraverso la realizzazione di un centro scientifico. >>
ICT for Earth
Il XVIII Seminario di Tecnologie dell’Informazione – ICT for Earth si terrà mercoledì 14 novembre a Padova, nella Sala del Guariento dell’Accademia Galileiana.
Obiettivo del seminario è illustrare come le tecnologie dell’informazione (ICT) siano di aiuto nel controllo del territorio. Sono previsti quattro interventi di oratori universitari per mostrare i risultati della ricerca padovana. >>
Net Service Digital Hub
È stato inaugurato ieri, a Bologna, il Net Service Digital Hub, polo per la Digital Transformation, sorta di «bussola digitale che consente di orientarsi nel burrascoso mondo delle nuove tecnologie». Rivolto alla pubblica amministrazione e alle medie e grandi imprese (ma non solo), l’Hub ha sede nel pieno centro storico di Bologna, in un ambiente di 800 metri quadri perfettamente attrezzato per incontri e attività di vario genere. Significativo il nome di una delle sale: “Marconi Meeting Room”.
Expo 1900
«Ben 50 milioni provenienti da tutto il mondo furono i visitatori dell’Esposizione parigina, dove poterono ammirare, come scriveva la Guida Hachette, “i meravigliosi progressi delle arti e dell’industria alla fine del XIX secolo e all’alba del XX”. “L’Esposizione del 1900 mondiale e universale è il magnifico risultato, il bilancio straordinario di un intero secolo, il più fecondo di scoperte, il più prodigioso nelle scienze che hanno rivoluzionato l’ordine economico dell’Universo. Continua a leggere
Hoboken, New Jersey
Nel Church Square Park di Hoboken c’è una scultura dedicata a GM, accompagnata dalla seguente iscrizione:
THIS MEMORIAL DONATED BY JOHN MINERVINI UNDER THE AUSPICES OF MAYOR JOHN J. GROGAN HONORS THE GREAT ITALIAN GENIUS WHO DISCOVERED WIRELESS: GUGLIELMO MARCONI
THE STATUE, SCULPTURED BY ARTURO DAZZI SYMBOLIZES “WIRELESS CARRYING THE HEART OF THE WORLD”
ERECTED APRIL 2, 1955
Strano congegno
«La prima volta che Marcos Rodríguez Pantoja sentì delle voci alla radio, si spaventò. Pensò: “Caspita, quella gente dev’essere lì da un sacco di tempo!”. Era il 1966, e Rodríguez si era svegliato da un pisolino sentendo quelle voci. La conversazione veniva da una piccola scatola di legno. Si alzò e si avvicinò a quello strano congegno. Non c’era una porta, uno sportello, neanche una piccola fessura sulla superficie. Niente. Quelle persone erano intrappolate lì dentro. Continua a leggere
Tenda Rossa
Venerdì 19 ottobre a Chiavari, presso l’Aula Magna della Scuola Telecomunicazioni FF.AA., si tiene il convegno “Il Dirigibile Italia. 90 anni dalla Tenda Rossa”. Tra i relatori Claudio Sicolo, che parlerà de La Regia Marina e l’introduzione della radiotelegrafia ad onde corte nella spedizione del dirigibile Italia – il ruolo di GM tra leggenda e verità. Sicolo si è già recentemente occupato dell’argomento nel saggio pubblicato da Sandit Le onde smarrite della Tenda Rossa. Al termine del convegno visita guidata al Museo Marinaro di Chiavari.
Ammazzare il tempo
«Il transumanesimo incapsula un errore diffuso e longevo tra i portabandiera della scienza: in un mondo che va verso l’ignoto, non ci è dato neanche di iniziare i lavori della nostra Torre di Babele; mettiamoci pure tutto l’impeto e la fretta che possiamo, ma non cambierà niente. Andare verso l’ignoto non è una malattia curabile; se il problema fosse l’andarci alla velocità più alta possibile, forse potremmo risolverlo, anche se probabilmente no. Continua a leggere
Le parole nell’aria
Da alcune settimane è in libreria il romanzo di Bernie McGill Le parole nell’aria (titolo originale “The Watch House”). Ambientato nell’Irlanda di fine Ottocento, narra dell’incontro tra una giovane isolana e un collaboratore di GM, a cui segue un progressivo coinvolgimento della ragazza negli esperimenti radiotelegrafici.
McGill, secondo la critica, fonde con ammirevole sensibilità la vicenda personale e quella scientifico-sperimentale e realizza un’opera coinvolgente e poetica.
Roberto Landell de Moura
Il religioso brasiliano Landell de Moura (1861-1928) è (da pochi) ricordato come un pioniere delle trasmissioni audio a distanza. In particolare, una pubblica dimostrazione del 3 giugno 1900 a San Paolo costituirebbe addirittura una “prima volta” per quanto riguarda le trasmissioni audio via radio, ma permane una significativa incertezza sulle condizioni e sulle modalità dell’esperimento.
Resta il fatto che padre Landell de Moura, che tra l’altro depositò più di un brevetto in Brasile e negli Stati Uniti, merita di essere annoverato tra i primissimi che si occuparono di trasmissioni radio. La nascita del wireless (vedi anche Jagadish Bose) non fu dunque un’esclusiva Europa-Nord America, come invece generalmente si è portati a credere.
Un mondo di armonia
«In seguito, nel XIX secolo, il vegetarianismo era diventato una dottrina che mirava alla rigenerazione dell’umanità. Insieme all’elettricità e alla telegrafia senza fili, il vegetarianismo era chiamato a illuminare il mondo dei bruti trasformandolo a poco a poco in un mondo di armonia. Tra i più famosi vegetariani degli ultimi due secoli c’era Adolf il Crucco. Nonostante la sua avversione per gli ebrei, Adolf non poteva fare a meno di condividere con loro la repulsione per la carne di maiale, di avvoltoio, di cammello.»
Patrik Ourednik, La fine del mondo sembra non sia arrivata, 2016 >>
Fratello maggiore
L’A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani (fino al 1977 Associazione Radiotecnica Italiana) venne fondata nel 1927 da Ernesto Montù. GM ne fu presidente onorario per dieci anni (1927-1937). Tale carica potrebbe confondersi tra le molte conferitegli negli anni ’20 e ’30, ma ha invece un significato preciso. GM coltivò infatti un rapporto privilegiato con i radioamatori fin dal loro apparire, nei primi anni del secolo, probabilmente perché era e si sentiva una sorta di capostipite, di fratello maggiore: il giovane «dilettante di elettricità» che, provando e riprovando, aveva ideato un nuovo metodo per comunicare a distanza.
Immaginazione senza fili
«Per immaginazione senza fili, io intendo la libertà assoluta delle immagini o analogie, espresse con parole slegate e senza fili conduttori sintattici e senza alcuna punteggiatura.
Gli scrittori si sono abbandonati finora all’analogia immediata. Hanno paragonato per esempio l’animale all’uomo o ad un altro animale, il che equivale ancora, press’a poco, a una specie di fotografia. Hanno paragonato per esempio un foxterrier a un piccolissimo puro sangue. Continua a leggere
Cesare Bardeloni
L’ingegnere Cesare Bardeloni (1872-1933) fu un autentico specialista delle applicazioni radio in ambito militare. Collaborò strettamente con GM nel periodo della prima guerra mondiale, lavorando a diversi progetti, tra cui un “Epuratore” che prese il suo nome. Fece carriera nell’Arma del Genio, congedandosi con il grado di generale di brigata. Fu membro del CNR e ricevette numerosi riconoscimenti pubblici.
Una nota sul sito di Carlo Bramanti fornisce utili informazioni. >>
Giovanni Aldini
Vessillifero del galvanismo (era figlio della sorella dell’illustre Luigi Galvani), Giovanni Aldini (1762-1834) è noto soprattutto per aver ispirato a Mary Shelley il personaggio di Victor Frankenstein, protagonista dell’omonimo romanzo. Fu scienziato, artista, divulgatore, benefattore, nonché docente di fisica e bibliotecario all’Università di Bologna e membro del Consiglio di Stato di Milano. Si dedicò allo studio delle applicazioni mediche dell’elettricità e alla soluzione di vari problemi tecnici (fari e lampade di sicurezza, vestiti ignifughi a uso dei pompieri etc.).
Crockhaven
In parziale polemica con alcune affermazioni di Raboy, sulle colonne del “Southern Star” di quasi un anno fa si rievocava la presenza di GM nel West Cork irlandese (1901) e si manifestava l’orgoglio dell’odierna comunità per aver ospitato un esperimento di così grande importanza. Un sentimento che si è materializzato nell’opera scultorea di Susan O’Toole, dove tuttavia – stando all’immagine – si fatica a cogliere qualcosa di GM e della sua impresa. >>
Dall’Australia
È noto il cosmopolitismo di GM, che operò in tutti e cinque i continenti. Non sorprende quindi che, con una certa regolarità, giungano al Museo Marconi persone provenienti da terre molto lontane. Qualche mese fa l’australiano Steve Ahern, dopo aver visitato Villa Griffone (che lui erroneamente indica con la “i” finale: Griffoni), ha compilato un esauriente resoconto del suo “pellegrinaggio” nel luogo di nascita della Radio. >>
Ahern è un esperto di broadcasting e ha pubblicato un fortunato libro sulla radiofonia in epoca digitale.
Parker Solar Probe
«La missione Parker Solar Probe è dedicata al dottor Eugene Parker i cui fondamentali contributi hanno rivoluzionato la nostra conoscenza del Sole e del vento solare» recita la targa bianca sul fianco della sonda, che è stata lanciata il 12 agosto da Cape Canaveral, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della corona solare. Raggiungerà Venere e poi si spingerà verso il Sole, intorno a cui resterà in orbita fino al 2025, dovendo affrontare difficoltà di ogni tipo, tra cui temperature superiori ai 1300°C. >>
Il FAST di Pingtang
Nella contea di Pingtang, Cina sudoccidentale, è attivo da quasi due anni il più grande e sensibile radiotelescopio al mondo. Costruito, in scala maggiore, sul modello di quello di Arecibo, il FAST (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope) ha per l’appunto un diametro di 500 metri ed è costituito da 4600 pannelli triangolari. Impiego principale dichiarato: captare messaggi inviati da ipotetiche intelligenze extraterrestri, rilevare tracce di forme di vita aliena. >>
L’uccellino della Radio
Molti ricordano una sequenza di pochi suoni simili a cinguettii utilizzata negli intervalli di trasmissione in radiodiffusione prima dall’EIAR e poi dalla RAI. La sequenza di suoni, inizialmente, era generata da un congegno meccanico azionato a molla.
Ne descrive nascita, caratteristiche e sviluppo Giuseppe Biolatti nel sito del Museo della Radio e della Televisione. >>