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Albergo Pedretti

albergopedretti«Al Pedretti si davano appuntamento nomi illustri della vita culturale, politica ed economica bolognese e casalecchiese […] Spesso vi si fermava anche Giosue Carducci che talvolta sostava pure all’Albergo Reno, la cui architettura scimmiottava gli chalet svizzeri. Abituali frequentatori del Pedretti erano anche Giuseppe Marconi e il giovane figlio Guglielmo, Continua a leggere

Le carte di Vyvyan

L’ingegnere inglese Richard Norman Vyvyvyvyanpapersan (1876-1946) fu uno dei più stretti collaboratori del giovane GM, soprattutto in occasione della prima trasmissione transatlantica senza fili (1901). Nel 1933 scrisse un libro di memorie – Wireless over 30 years – che è tuttora fonte autorevole per la storia della nascita e dello sviluppo del wireless.
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Mirafiori

mirafiori_orsogiaconeÈ trascorso un secolo dai primi esperimenti di radiotelegrafia terra-aria. GM li eseguì a Mirafiori (Torino) nell’autunno 1915, ricevendo a terra segnali Morse inviati da un biposto Caudron G3.
Lo ricorda una cartolina con annullo filatelico realizzata da Orso Giacone Giovanni Eugenio.

Ragionevole fiducia

GM sul MafaldaÈ facile e insieme difficile valutare le peculiarità di GM. Un’eccellente sintesi si deve all’illustre fisico Enrico Persico (Roma, 1900-1969) che in un saggio pubblicato nel 1938 scrisse:
«Per gli scienziati e per i tecnici, la vita di Marconi è soprattutto insegnamento di ferrea fede nel successo, eccezionale capacità organizzativa e realizzatrice, Continua a leggere

«Alla Longara»

romasparita_6313Da più parti, ancor oggi, si ritiene che il “rifiuto” delle autorità italiane spinse GM a viaggiare fino a Londra per ivi proporre e brevettare la sua invenzione. GM smentì pubblicamente tale diceria, che tuttavia non è del tutto decaduta.
Il docente e giornalista Luigi Di Gianni, in un breve studio del marzo 2012, analizza e mette in discussione un aneddoto che appunto riguarda i rapporti iniziali tra GM e lo Stato italiano.

Il giuramento del tenente GM

IlluPop1915_copertinaGiusto un secolo fa, GM si mise a disposizione del Re a seguito della scoppio della guerra fra l’Italia e l’Austria. “Illustrazione Popolare. Giornale per le famiglie”, settimanale pubblicato a Milano dai fratelli Treves (gli stessi della rinomata “Illustrazione Italiana”), propone in quei giorni la cronaca dell’inquadramento di GM nei ranghi del regio esercito.
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L’occhio perduto (3)

spezia_ospmilitareA proposito dell’operazione all’occhio di GM, giunge inaspettata da La Spezia una lettera dell’ingegner Arrigo Antonelli, nipote del Maggiore Medico Fortunato Antonelli, capo reparto all’Ospedale Militare della Spezia proprio nel periodo in cui fu ricoverato e operato GM.
La testimonianza è riportata e passibile di verifica, ma la fonte è degna di attenzione e il racconto suscita per lo meno curiosità.

Dimissioni di pace (2)

dimissioniGMPer via della ultratrentennale vicinanza a GM, Luigi Solari è senza dubbio testimone e fonte preziosa per tutto quanto riguarda appunto GM. Le sue memorie, tuttavia, risultano in più di un passaggio vaghe o lacunose.
Il racconto, per esempio, della crisi di GM alla Conferenza di pace di Parigi lascia intendere che le dimissioni non furono infine rassegnate. Il che è vero: GM non si dimise – non subito, per lo meno. Evitò così di condizionare negativamente la trattativa in corso. Ma, per amor di precisione, andrebbe aggiunto che, alcuni mesi dopo, le dimissioni furono formalizzate (e accettate dal Re), come riporta la Gazzetta Ufficiale 16 aprile 1920.

L’occhio perduto (2)

Evidentemente Luigi Solari prese un abbaglio a proposito GM-autoincidente1912dell’occhio perduto da GM in seguito all’incidente d’auto del settembre 1912. Lo conferma una pubblicazione quasi coeva al libro di Solari, il Marconi di Giuseppe Pession, edito da UTET nella collana “I Grandi Italiani”, anno 1941, pp. 103-104.
«Dalla visita eseguita dai medici militari, risultò che il bulbo dell’occhio destro, colpito da una scheggia di vetro, era stato perforato. Continua a leggere

Palazzo CNR

palazzo cnrDal 1° gennaio 1928 GM è presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, istituito nel 1923 e ancora in fase di strutturazione quando appunto GM subentra a Vito Volterra (uno dei dodici che poi rifiuterà il giuramento di fedeltà al Fascismo).
GM nel CNR non mette solo il nome. Prepara un piano articolato – che non trovò un adeguato sostegno politico – e opera come dirigente effettivo. Continua a leggere

Dimissioni di pace

parigi1919hInviato dal Governo italiano come plenipotenziario alla Conferenza di pace di Parigi (1919), GM si trovò presto in disaccordo con le direttive provenienti da Roma, fino al punto – si riporta comunemente – di rassegnare le dimissioni.
La testimonianza di Luigi Solari conferma il forte disagio di GM e le dimissioni “in pectore”, ma non la formalizzazione delle stesse.
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Empress of Ireland

Empress_of_IrelandUn secolo fa, il 29 maggio 1914, la Empress of Ireland fu speronata da un cargo norvegese nella stessa area di mare in cui il Montrose, quattro anni prima, aveva fatto salire a bordo l’ispettore di polizia che arrestò il dottor Crippen ed Ethel Le Neve.
Nel corso del tragico naufragio perirono 1.012 persone. I sopravvissuti dovettero probabilmente la vita al marconista Ronald Ferguson, che riuscì a inviare un SOS prima che l’impianto elettrico della nave cedesse.
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Pecora salva

pecoraÈ noto che, nella seconda metà degli anni Trenta, si diffuse in Europa la notizia di un fantomatico “raggio della morte”. Per molti l’ideatore di tale raggio non poteva essere che GM.
In Italia la diceria fu smentita ma anche, probabilmente, alimentata ad arte.
In Gran Bretagna si formò in breve tempo un plotone di sedicenti inventori che sostenevano di aver realizzato il raggio della morte.
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D’Annunzio, l’Elettra e un motto

GM-GDDa più parti si legge che Gabriele d’Annunzio definì il panfilo Elettra «la candida nave che naviga nel miracolo e anima i silenzi eterei del mondo».
Nel discorso che d’Annunzio pronunciò a Fiume il 23 settembre 1920 si legge: «Udite. Dianzi, quando il Mago scendeva dalla sua candida nave, voi eravate come…».
Diverse righe oltre si legge: «Udite. Domani dalla sua nave bianca che veramente naviga nel miracolo e anima i silenzi eterei del mondo, egli mi darà il modo…». Continua a leggere

Le stelle di Marconi

di Anna Maria Patacchiasegni-zodiaco

Gli antichi astrologi dicevano che il destino è scritto nelle stelle; gli astrologi moderni, molto più pragmatici, preferiscono parlare di DNA zodiacale.
Chi si interessa di astrologia sa che nel tema natale è scritto tutto ciò che ci riguarda, in particolare le potenzialità insite in ciascuno di noi, l’ereditarietà dalla famiglia e dal luogo di nascita, la predisposizione per gli studi o meno, i talenti di cui possiamo essere dotati e la nostra capacità di metterli a frutto. Continua a leggere

Salisbury

Il passaggio dal XIX al XX secolo, le nuove tecnologie, la Prima Guerra Mondiale: un romanzo che ha per sfondo un rivolgimento epocale.
Finalista al Man Booker Prize 2010 e al Walter Scott Prize (vedi l’intervista a “The Guardian”).
NB: l’autore, in un’intervista a “Studio”, afferma: «Nel 1898 Marconi compie i primi esperimenti radio sulla piana di Salisbury. Il 1922 invece è l’anno in cui viene fondata la BBC…». In realtà, GM diede inizio alla sua sperimentazione nella piana di Salisbury il 2 settembre 1896. Nell’ottobre 1897 aveva già realizzato un collegamento Bath-Salisbury.

L’occhio perduto

A proposito dell’occhio GMocchioche fu asportato a GM in seguito a un incidente d’auto, avvenuto in prossimità del passo del Bracco (La Spezia) il 25 settembre 1912, due fonti molto vicine a GM – la primogenita Degna e il primo collaboratore Luigi Solari – sembrano non concordare:

Luigi Solari, Marconi nell’intimità e nel lavoro, 1940 (edizione 2011, Odoya – Bologna, pagina 175)

«Ebbene, Solari, che dicono i dottori?», mi chiese Marconi appena entrai nella sua stanza.
«La sua vita è salva» gli risposi. «Ella rivedrà meglio di me perché il suo occhio destro è sanissimo». «E il sinistro?» egli chiese ansioso.
«E il sinistro le può dare molto dolore. Per far cessare il dolore non vi sarebbe che l’operazione, la quale potrebbe essere eseguita subito in pochi minuti».
«Ebbene, si operi subito. Io sono rassegnato. Dica ai dottori che sono pronto».

Degna Marconi Paresce, Marconi, mio padre, 1962 (edizione 1983, Frassinelli – Milano, pagina 200)

Trascorsero così alcune ore e l’occhio ferito continuò a peggiorare: il chirurgo si accorse di una lesione al nervo ottico che stava portando anche a una rapida diminuzione della vista nell’occhio sinistro. […]
Venne chiamato da Torino un famoso oculista, il dottor Baiardi, il quale ritenne necessario, per salvare l’occhio sinistro, di sacrificare il destro, ma desiderò prima consultare il famoso specialista dottor Fuchs, di Vienna, il quale, accorso il giorno successivo, si dichiarò d’accordo sulla diagnosi.