Tra i primissimi a introdurre nei propri versi la nuova tecnologia marconiana fu Domenico Gnoli (Roma 1838 − 1915), che nel 1903 pubblicò – con lo pseudonimo di Giulio Orsini – la raccolta Fra terra ed astri.
Nella lunga lirica intitolata “Dall’epistolario”, di cui qui sotto si riproduce l’incipit, Orsini/Gnoli nomina infatti per due volte il «radiotelegrafo», Continua a leggere
Sempre in contatto
«Infine, c’è il cerchio più interno, quello delle tecnologie “strettamente personali”, che si possono portare con sé senza che ci si debba affaticare: sono così utili o importanti o seducenti che non ne sentiamo neppure il peso. Sono poche le tecnologie che riescono ad arrivare a questo cerchio, e alcune risalgono ai primissimi tempi della storia dell’umanità. Continua a leggere
Palazzo CNR
Dal 1° gennaio 1928 GM è presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, istituito nel 1923 e ancora in fase di strutturazione quando appunto GM subentra a Vito Volterra (uno dei dodici che poi rifiuterà il giuramento di fedeltà al Fascismo).
GM nel CNR non mette solo il nome. Prepara un piano articolato – che non trovò un adeguato sostegno politico – e opera come dirigente effettivo. Continua a leggere
L’uomo che inventò il futuro
Nel 2009, in occasione del centenario del Premio Nobel per la Fisica assegnato a GM, Raidue e Raistoria dedicarono a GM una puntata de “La Storia siamo noi”, il programma di Giovanni Minoli.
Autore e regista del documentario è Leonardo Celi.
Lampi di genio
È dedicata a GM una puntata di “Lampi di genio in tv”, serie televisiva per Rai Scuola scritta e condotta da Luca Novelli, prodotta e curata da Renzo Salvi con la regia di Enrico Rimoldi.
La puntata si chiude con un breve videoglossario.
Data di prima messa in onda: 24 luglio 2010.
Dimissioni di pace
Inviato dal Governo italiano come plenipotenziario alla Conferenza di pace di Parigi (1919), GM si trovò presto in disaccordo con le direttive provenienti da Roma, fino al punto – si riporta comunemente – di rassegnare le dimissioni.
La testimonianza di Luigi Solari conferma il forte disagio di GM e le dimissioni “in pectore”, ma non la formalizzazione delle stesse.
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La radio prima della radio
«Il concetto e le strutture del broadcasting non nacquero nel corso degli anni venti del Novecento con la radio, ma furono un’eredità della cosiddetta “telefonia circolare”. Tra la fine dell’Ottocento e i primi venti anni del nuovo secolo, infatti, il telefono venne usato sia come mezzo di comunicazione punto-a-punto, sia come mezzo di diffusione di contenuti editoriali in molti paesi tra cui Francia, Ungheria, Inghilterra, Stati Uniti e Italia. Continua a leggere
William Crookes
Nell’annosa controversia sopra il “vero” inventore della radio(telegrafia) si mettono principalmente in campo i nomi di Bose, Branly, Lodge, Marconi, Popov, Tesla.
A parte la questione non certo secondaria del peso specifico di quei primi esperimenti (vale a dire distanze e modalità di trasmissione), si attribuisce giustamente importanza alla diversa consapevolezza e dunque alle prospettive più o meno vaghe entro cui si muovevano i suddetti “pionieri”.
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Perspicacia
«Mi chiedo che utilità, fatta salva qualche circostanza eccezionale, possano realmente avere tutte queste idee di Marconi. Distanze ben maggiori possono essere raggiunte di giorno con l’eliografo o di notte con un fascio di luce. Senza dubbio si troverà un modo per utilizzarle, ma a essere realmente importante sarà sempre la telegrafia via cavo.»
(da una lettera di Oliver Heaviside a Oliver Lodge, 23 giugno 1897)
Il codice delle invenzioni
Gli inventori, oggi come in passato, vengono percepiti come veri e propri maghi, a volte relegati dalla storia in ruoli da avanspettacolo e poi dimenticati, a volte celebrati come moderni eroi sul palcoscenico dell’innovazione.
Questo libro di Massimo Temporelli – edito nel 2011 – svela alcuni ‘trucchi’ dell’affascinante e complesso processo dell’invenzione e spiega come è mutata negli ultimi secoli la percezione sociale dell’inventore, da Leonardo da Vinci a Steve Jobs, passando attraverso le avvincenti biografie di James Watt, GM e Thomas Alva Edison.
Empress of Ireland
Un secolo fa, il 29 maggio 1914, la Empress of Ireland fu speronata da un cargo norvegese nella stessa area di mare in cui il Montrose, quattro anni prima, aveva fatto salire a bordo l’ispettore di polizia che arrestò il dottor Crippen ed Ethel Le Neve.
Nel corso del tragico naufragio perirono 1.012 persone. I sopravvissuti dovettero probabilmente la vita al marconista Ronald Ferguson, che riuscì a inviare un SOS prima che l’impianto elettrico della nave cedesse.
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Telegrafi e telegrafisti del Risorgimento
«La Telegrafia elettrica è la prima forma di comunicazione “quasi istantanea” basata sulla trasmissione di segnali elettrici e, come tale, può ritenersi la progenitrice delle odierne Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione, note con l’acronimo ICT.
La rete telegrafica è costituita fisicamente da apparati trasmittenti e riceventi collegati medianti fili conduttori. I segnali trasmessi sono di tipo numerico detto anche digitale, perché formati dalla presenza o assenza della corrente elettrica nel collegamento rappresentabile per esempio mediante le cifre 1 e 0…» >>
Nevil Maskelyne
Nipote di un astronomo e figlio di un mago, l’inglese Nevil Maskelyne (1863-1924) era a sua volta mago nonché cultore di telegrafia senza fili.
È raro trovare il suo nome nella letteratura storico-scientifica. Ma Erik Larson, nel suo romanzo su GM e il caso Crippen, recentemente riproposto da Neri Pozza, gli dedica ampio spazio, Continua a leggere
I figli dello Zodiaco
Il volume raccoglie dieci short stories del celebre scrittore britannico Rudyard Kipling, tra cui lo splendido “Via etere” (titolo originale “Wireless”), composto nel 1904, che inizia così:
«Buffa, no, questa faccenda della marconigrafia? » disse il signor Shaynor, tossendo con violenza. «A quanto mi dicono – tempeste, monti o altro – non cambia un bel niente; se è vero, comunque, lo sapremo prima che faccia giorno».
«Certo che è vero» risposi, passando dietro al banco. «Dov’è il vecchio signor Cashell?»…
Ernst Alexanderson
Non appare in lingua italiana una voce che lo riguarda, né in treccani.it né in sapere.it e nemmeno in it.wikipedia.org.
Eppure fu un grande protagonista della nascita del broadcasting, come ricorda Franco Monteleone.
«Reginald Fessenden aveva compiuto esperimenti sulle onde hertziane e seguito il lavoro di Marconi. Il sistema dell’italiano si basava sulla frammentazione dell’onda, emessa in periodi brevi e lunghi ben adattabili al linguaggio Morse fatto di punto e linea. Continua a leggere
La vita sulle onde
Da decenni è in corso la digitalizzazione della vita, da quando cioè si è cominciato a sequenziare il Dna. Secondo Craig Venter, ora si può capovolgere il processo: progettare nuove forme di vita, sintetizzando chimicamente il Dna digitalizzato, e poi avviare la produzione dell’organismo.
Il Dna, infatti, «in quanto informazione digitalizzata, – scrive Aldo Fasolo su “L’Indice” di maggio – Continua a leggere
L’utilità dell’inutile sapere
Non è curioso che in un mondo travolto da odii irrazionali che minacciano le radici stesse della civiltà, uomini e donne, vecchi e giovani, si allontanino completamente o in parte dal furioso tumulto della vita quotidiana per dedicarsi al culto della bellezza, all’approfondimento del sapere, alla cura della malattia, all’alleviamento delle sofferenze, proprio mentre i fanatici si impegnano nel diffondere dolore, orrore e sofferenza?
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Premonizione Warburg
Agli inizi del Novecento il rapido affermarsi del wireless suscitò, oltre a stupori ed entusiasmi, anche dubbi, resistenze, paure. Una sorta di panico colse diversi intellettuali. Tra questi, il geniale e ipersensibile storico dell’arte Aby Warburg, che in una lettera al fidato Saxl (circa 1923) sembra paventare l’avvento di Internet:
«La verità è che io non credo alla mia scrittura. Cosa mai posso lasciare inciso sulla carta?… Non esiste più il tempo della riflessione, il tempo della trasmissione scritta, il tempo tout-court… Questo mondo è imploso in una contrazione spazio-temporale, e non si può più pensare a una cultura trasmessa attraverso la scrittura; la cultura di oggi si riproduce attraverso scosse elettriche e onde magnetiche…»
GM e l’omicidio di Cora Crippen
È in libreria la nuova edizione dell’imponente thriller che rievoca il caso Crippen, passato alla storia come la prima indagine risolta grazie alle comunicazioni senza fili.
L’edizione originale è del 2006 (titolo Thunderstruck). La prima traduzione in italiano è del 2007, pubblicata da Mondadori (collana “Strade blu”) con il titolo La fabbrica dei lampi.
Spirito della Scienza
Giovedì 24 aprile, presso la Royal Society di Londra, si tiene il secondo dei quattro workshops dedicati a Oliver Lodge.
Il workshop 2 ha per tema il wireless e per sottotema la coesistenza, in Oliver Lodge come in altri sperimentatori tardottocenteschi, di un interesse tecnico-scientifico decisamente “moderno” e di un interesse altrettanto forte per lo Spiritualismo.
Naturalmente si parlerà anche di GM. Aprirà infatti il workshop l’intervento di Elizabeth Bruton, che indaga il ruolo di Lodge, Preece e GM nell’edificazione della radiotelegrafia.